Creare i BES e tagliare il
sostegno.
Non
ne parla nessuno. Ma per il prossimo anno scolastico c’è il rischio concreto di
un drastico taglio agli insegnanti di sostegno. L’ultima eredita del ministro
Profumo. Stiamo parlando della direttiva “Strumenti di intervento per gli
alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica”, firmata dal Ministro Profumo a inizio gennaio,
prevista fin dal 27 dicembre 2012. I Bes, l’acronimo, sono quei ragazzi che non
hanno né una certificazione di disabilità né dislessia dichiarata. L’idea in sé
è buona. Il consiglio di classe potrà avviare percorsi personalizzati. Potrebbe
trattarsi di una difficoltà, non di un disturbo. Di un bisogno temporaneo, di
un problema familiare sociale ed economico. Il baricentro si sposta sul piano
educativo e il processo di inclusione diventa qualcosa che riguarda davvero
tutta la comunità educante, tutto il corpo docente. Per ogni ragazzo segnalato
deve essere redatto un piano individuale di intervento. Prendiamo situazioni
limite quali possono essere quartieri di marginalità conclamata, soprattutto
nelle grandi metropoli. Inutile citare questo o quel quartiere. In casi così i
piani individuali potrebbero riguardare una classe intera. Allora, domanda. I professori
hanno il tempo necessario per fare anche questo? Come sappiamo negli anni
scorsi per ogni materia d’insegnamento sono state ridotte le ore, per tagliare
posti di lavoro e avere come ricaduta una minore qualità dell’istruzione.