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martedì 23 ottobre 2012

Ai docenti che non vogliono piu’ subire in silenzio

L’attacco senza precedenti nella storia della repubblica alla scuola italiana richiede  OGGI una risposta ferma e immediata. Riteniamo di essere ad un punto di non ritorno nel processo di demolizione della scuola pubblica , del disprezzo del  lavoro e del ruolo dei docenti e del diritto all’istruzione , come dovrebbe essere in una società civile. NON POSSIAMO PIU’ ASPETTARE e’ giunto il momento di  sentire  la nostra voce  per impedire il dilagare dell’ indifferenza  o della rassegnazione .
In molte città e province italiane i Collegi dei docenti o Assemblee autoconvocate
- hanno votato documenti di opposizione all’aumento delle ore di insegnamento settimanale, al DDL 953 (ex Aprea ), al blocco degli stipendi, alla cancellazione della vacanza contrattuale , per citare solo alcuni degli ultimi provvedimenti del governo tecnico.
- Hanno deliberato di intraprendere delle forme di protesta semplici, ma efficaci, preparando una piattaforma di lotta da sostenere in tutto il territorio nazionale.
Siamo docenti di diversi Istituti della provincia di Cagliari e proponiamo di costituire un’Assemblea autoconvocata che discuta e, eventualmente condivida una piattaforma comune di iniziative.
La sede per la prima convocazione potrebbe essere l’Istituto comprensivo Ciusa di Via Meilogu, già sede delle assemblee  sindacali Cobas. Crediamo però che l’Assemblea non debba avere il patrocinio di alcuna sigla sindacale, per evitare conflitti di appartenenza, perciò, onde evitare malintesi inutili, informiamo che alcuni di noi sono iscritti o simpatizzanti Cobas, ma anche Gilda, o CGIL.
Siamo gli stessi che con uguali modalità,  e cioè senza la copertura di alcuna sigla sindacale, abbiamo intrapreso e vinto, nell’anno scolastico scorso, una battaglia importantissima, passata nel silenzio ingombrante degli organi di informazione sia nazionali che territoriali,ottenendo  il ripristino dei corsi serali per lavoratori e il reintegro  dei docenti nel ruolo di appartenenza.  È stata una battaglia per un diritto riconosciuto dalla costituzione,  iniziata e condotta nei mesi estivi, a chiusure delle scuole ( il provvedimento era stato varato dalla Gelmini a Giugno)  che ha comportato la rinuncia per molti di noi, anche non docenti del serale, alle vacanze estive. Abbiamo lavorato per la raccolta di fondi, con mercatini dell’usato, spettacoli e cene di finanziamento per poter sostenere i costosissimi ricorsi  al TAR. Ma abbiamo vinto, e non era un risultato facile, né scontato, ma importantissimo.
 
 Ci siamo costituiti in un COORDINAMENTO INSEGNANTI CAGLIARI perchè riteniamo di poter intraprendere oggi una battaglia decisiva, di resistenza e di sopravvivenza e forse di proposta di una scuola che sia di nuovo il luogo di promozione di una società giusta e civile.

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