Contro
la dispersione scolastica, la soluzione della giunta Cappellacci si
chiama Giulio Rapetti. Meglio noto come Mogol. E che ci azzecca il
paroliere di Lucio Battisti? A fare da collante è il progetto "Sardegna
Rock – Sardegna Pop", proposto dal 'Centro europeo tuscolano' fondato e
diretto da Rapetti. Che come da tradizione ha fatto semplicemente quel
che gli riesce meglio: ha preso carta e penna e ha scritto
all'assessorato regionale alla Pubblica istruzione proponendo il
progetto.
In viale Trieste hanno subito sposato
l'idea e con un finanziamento di...
150mila trenta studenti dei licei sardi
potranno seguire i corsi per interprete di musica leggera, compositore
di musica leggera e autore dei testi. In totale, 115 ore escluse
esercitazioni da svolgersi in quel di Terni, sede del Centro europeo
tuscolano.
Viene da domandarsi: possibile che per
arginare la dispersione scolastica, la Regione approvi e finanzi un
progetto che 'toglie' gli studenti agli istituti e li manda in Umbria a
fare gli aspiranti cantanti? Possibilissimo. È lo stesso regionale
Sergio Milia, il 12 settembre scorso – e dunque ad anno scolastico
nemmeno avviato - a firmare una lettera inviata ai dirigenti scolastici
degli istituti ad indirizzo liceale. L'esponente della giunta
Cappellacci presenta il progetto "Sardegna rock – Sardegna pop" ed
esorta i dirigenti ad indicare una lista di allievi non già meritevoli,
quanto inclini al bel canto o particolarmente brillanti nella stesura di
testi canori.
Non è dato sapere se per
l'individuazione dei fortunati studenti siano state organizzate, in ogni
scuola, audizioni sul modello di X Factor. Si sa però che ai primi di
ottobre si è tenuto un seminario di selezione e orientamento durante il
quale il Maestro Mogol ha selezionato 50 studenti tra i quali, in un
secondo momento, sono stati scelti i trenta fortunati accolti ad
Avigliano Umbro, sede del Cet, per frequentare 'un modulo formativo di
tre fasi non consecutive di cinque giorni ciascuna – si legge nella
missiva firmata dall'avvocato Sergio Milia – per complessive 115 ore'.
Nel 'piano di studi': 'Filosofia
dell'essere – tecnica dell'isolamento dal pubblico', 'Ricerca del
feeling emotivo dell'interprete', 'Lezione sul tema l'uomo e l'autore'.
I costi? 'Sono totalmente a carico
dell'assessorato alla Pubblica istruzione', sottolinea l'assessore
Milia. E ammontano a 150mila euro, attinti da uno stanziamento di poco
superiore ai due milioni di euro assegnato ed equamente diviso tra gli
istituti Siotto di Cagliari e Angioy di Sassari. I due licei sono stati
individuati dall'assessorato come enti capofila di un progetto
complessivo ricompreso nel piano straordinario per l'occupazione e per
il lavoro, comparto istruzione.
"Speriamo che tra questi giovani vi
siano i talenti di domani – affermava l'assessore Milia l'otto ottobre
scorso a Sassari, con Mogol seduto al suo fianco –. Speriamo che questo
progetto sia da stimolo per tanti ragazzi sardi che a volte smarriscono
la strada dell'istruzione. Il Maestro Mogol avrà una funzione
catalizzatrice e siamo contenti di essere entrati nella sua orbita".
Meno entusiasta Peppino Loddo,
segretario regionale della Federazione lavoratori conoscenza Cgil, la
sigla di categoria del settore scuola. "Sono esterrefatto. È un progetto
ridicolo, offensivo rispetto al grave problema della dispersione
scolastica. Ci sarebbe da ridere, se non fosse per la gravità del
fenomeno della dispersione scolastica. Il fatto è che non sanno cosa
inventarsi – attacca il sindacalista – perché non c'è un minimo di
programmazione e confronto con il mondo della scuola. Poi, infatti,
realizzano questi progetti, frutto dell'incapacità e dell'inadeguatezza
di chi dovrebbe pensare e attuare interventi incisivi per combattere il
problema".
Pablo Sole
Creato Martedì, 04 Dicembre 2012 17:52
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