Il DdL C. 953 è diventato l’Atto Senato n. 3542 così come
trasmesso dalla Camera dei Deputati. All'audizione
erano presenti i senatori Possa (PdL, presidente), Asciutti (PdL, relatore),
Garavaglia, Sogliani, Rusconi (tutti Pd). I Cobas sono stati auditi
subito dopo Cgil, Cisl, e Uil nell’ordine...
Le posizioni Cgil, Cisl, Uil. La Cgil e la Cisl si sono sperticati nelle lodi del testo
“tanto migliorato” dal precedente ramo del parlamento, entrambe le OOSS hanno
elencato un bel numero di emendamenti, “importanti” precisi, puntuali e, a
nostro giudizio, assolutamente inutili a modificare l’impianto della legge. Anzi
sembrano limature e maquillage che rischiano di renderla più presentabile, i
migliori:
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garanzie (presunte) per le azioni disciplinari nei confronti dei docenti;
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regolamento del Collegio dei Docenti redatto e approvato dallo stesso C.d.D.;
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pagamento spese vive per gli eletti negli organi regionali e nazionali.
Concludono con un appello ad approvare nei tempi brevi la
legge perché non se ne può più di Organi Collegiali vecchi di 38 anni
ed una mezza autonomia che va al più presto completata.
La
Uil ha manifestato meno entusiasmo e più confusione.
La
posizione dei Cobas. Il nostro intervento si è articolato secondo
la traccia seguente:
1.
Apprezzamento per la
commissione e il suo presidente che non hanno chiesto la sede legislativa diversamente da come è avvenuto alla Camera. Premessa che
su 130 mozioni di Collegi dei Docenti tutte si esprimevano contro il DdL 953,
che in una gran parte delle mozioni veniva denominato
“Ghizzoni - ex Aprea”. Premettiamo, inoltre, che i Cobas ritengono il testo
della legge non emendabile, essendo la
prosecuzione e conclusione dichiarata dell’Autonomia berlingueriana,
che
tanti danni ha procurato e sta procurando alla scuola pubblica.
2. Autonomia statutaria. L'art.
1, a partire dal comma 3, che decreta l’autonomia statutaria delle singole scuole, frantuma e polverizza il sistema scolastico
pubblico, rende possibile la cancellazione del
valore legale dei titoli di studio e l’assunzione diretta da parte dei DS,
obiettivi decennali di Confindustria e
sindacati concertativi. (Interruzione del Presidente che assicura che su richiesta del Ministro Profumo ad inizio mandato, la
VII commissione del Senato si è espressa decisamente contraria).
Nello stesso articolo 1, il concetto di Autonomia
statutaria viene rafforzato in più commi, ma addirittura (Art.1, comma 2,
secondo periodo) Stato, regioni, autonomie locali diventano ancillari delle singole scuole autonome, riconosciute tali anche
dal modificato art. 117 della Costituzione.
Prosegue un elenco di commi e articoli che rafforzano
l’autonomia statutaria, tutti che rendono impossibile ogni forma di
controllo dello Stato, visto anche la dismissione di programmi e l’impegno di risorse, suggeriscono il valore zero
dei titoli di studio conseguito nelle scuole pubbliche.
3. Organi Collegiali, articoli
da 2 a 6. In questa legge gli OO.CC. non
esistono più, la collegialità degli organi non
era riferita solo ad una loro modalità di funzionamento, ma anche alla potestà
di deliberazione.
Citazione art. 7 D.Lvo 297/94 sul collegio e materie nelle quali delibera. Gli organismi scolastici diventano solo consultivi dei
DS o del Ministro, e i D.S. Non sono vincolati dai loro pareri o consigli.
Spesso i DS rappresentano l’ultimo anello della catena di comando tra Miur e
singole scuole, e agiscono impunemente al di fuori delle norme. (Abbiamo
dettagliatamente portato l'esempio
dei tre presidi recentemente condannati dal Tribunale di Roma per la loro
attività antisindacale contro i Cobas, che non hanno pagato in nessun
modo).
La libertà di insegnamento non può essere
garantita solo sul piano disciplinare, ci sono mille modi diversi in cui i DS possono condizionare,
minacciare, e compiere ritorsioni nei confronti sia dei
singoli docenti sia degli stessi Collegi.
4. Ossessione valutativa. L’Invalsi
viene inserito in tutte le istanze delle scuole autonome anche quando non
dovrebbe proprio avere nessun ruolo: nella valutazione e nella relazione
educativa con gli studenti, in una valutazione
degli apprendimenti contestualizzati rispetto all’ambiente e alla persona.
In quanto alla
valutazione di sistema l’Invalsi, ente di ricerca alle totali dipendenze del
ministro, senza alcuna autonomia né indipendenza di ricerca è il meno adatto a
ricercare e valutare alcunché nella scuola. L’Invalsi in questi
anni non ha ottenuto altri risultati che impoverire l’insegnamento, promuovere il conformismo, svilire il ruolo della scuola
italiana, di studenti, alunni e insegnanti.
Conclusioni.
Al termine del nostro intervento, il Presidente (Possa)
ha fornito una lunga spiegazione sui tempi della legge, della Commissione e dei
lavori del Senato: adesso proseguono le audizioni delle associazioni, poi cominceranno i lavoro d’aula per i vari
decreti, poi l’approvazione della legge di stabilità, così rimarrebbero sì e no una quindicina di giorni di
gennaio che potrebbero non essere sufficienti per l’approvazione
del DdL.
Ad esplicita domanda se la Commissione avrebbe fatto
richiesta della sede legislativa, dà risposta decisamente
negativa e conclude chiedendo ai sindacati di esprimersi chiaramente, come
hanno fatto i Cobas, se ritengono auspicabile
l’approvazione della legge così come è uscita dalla Camera. Uil,
Snals, Gilda e Usb rispondo che NO la legge così non può essere approvata.
L’allineamento dello Snals e dalla Uil al NO alla legge è
avvenuto solo dopo il nostro intervento, infatti non ce n’è traccia
nelle note scritte presentate prima dell’audizione.
Cgil e Cisl non hanno risposto direttamente alla domanda
del presidente, ma sembravano insoddisfatti e preoccupati
dall’atteggiamento della Commissione.
L’Ugl
non era presente ma aveva mandato una nota.
È evidente che l’imponente mobilitazione in atto ha
influenzato direttamente l’atteggiamento della VII commissione
del Senato.
dei Cobas Scuola
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