mercoledì 30 gennaio 2013

Solo un mese di vacanza? Giallo e polemiche sulla proposta di Monti

La notizia battuta dalle agenzie, secondo cui il pool di economisti della lista “Scelta civica” di Mario Monti avrebbe ipotizzato la riforma del calendario scolastico prevedendo un solo mese di vacanza, ha destato interesse, perplessità e polemiche.
Secondo indiscrezioni (agenzia Agi), la bozza del documento
sulla riforma del mercato del lavoro elaborata nello studio del giuslavorista ex Pd Pietro Ichino giustificherebbe la proposta con questa motivazione:   “Questa misura non vuole andare ad aggravare il lavoro degli insegnanti, ma modernizzare un sistema che penalizza i genitori lavoratori. Le attività sportive, di recupero, alternative e per la comunità possono trovare più spazio se la scuola rimane aperta per 11 mesi l’anno, incoraggiando ogni istituto ad essere autonomo nella scelta dell’impiego per il tempo in più”.
Mario Sechi, responsabile della campagna elettorale di Scelta civica, ha smentito l’indiscrezione giornalistica, precisando che “Non è prevista nessuna limitazione a un mese delle vacanze estive delle scuole“.
Smentita o no, appena circolata, l’ipotesi ha comunque suscitato immediate reazioni negative da parte sindacale con Mimmo Pantaleo della Flc-Cgil che ha dichiarato: “Evidentemente Monti ha confuso la scuola con un parcheggio dove le famiglie potrebbero lasciare i propri figli“.
Consenso invece, accompagnato da una frecciatina polemica, è venuto dal PD per bocca di Francesca Puglisi, responsabile scuola del partito, secondo cui Monti “ripropone ricette Pd respinte dal suo governo. Il programma della scuola approvato nel 2010 dall’assemblea nazionale del Pd – dice la Puglisi- propone ‘scuole aperte tutto il giorno, tutto l’anno e per tutta la vita’“.
Il giallo della proposta merita un chiarimento urgente. 

da tuttoscuola.com

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