Raccolte da Aristarco Ammazzacaffè
Si sa che non tutte le interviste televisive che
fanno gli aspiranti leader in campagna elettorale vengono trasmesse.
Dipende ovviamente dai temi.
Per esempio, ce ne sono state alcune sulla scuola,
promosse da RAI 1, che, registrate 10 giorni fa, non sono ancora
andate in onda, nè sono state messe in programmazione. Eppure gli
intervistati sono tutti i big di questa campagna elettorale, da Bersani a
Berlusconi, eccetera...
(unico assente: Grillo, impegnato a esercitarsi,
con il suo coach, a chi grida e scazzotta di più e più a lungo).
I dirigenti RAI assicurano però che, data la
rilevanza dell’argomento – la scuola nei programmi dei leader -
verranno trasmesse, tutte e senza alcun dubbio, subito dopo le elezioni.
Così. Quasi testuale.
Le registrazioni comunque ci sono tutte, una per
ciascun candidato. Ve le proponiamo in anteprima quando capita, perché
da esse emerge bene quello che gli aspiranti presidenti vogliono fare
per la scuola nella prossima legislatura.
La prima intervista, che pubblichiamo oggi, è a Silvio Berlusconi, detto Silvio. La visione c’è tutta. E anche le visioni.
- Nel primo consiglio dei ministri - esordisce –
mettereno all’ordine del giorno, e la prego di ascotare bene,
l’abolizione del taglio degli otto miliardi alla scuola, deciso quattro
anni fa e che ha ridotto gli istituti scolastici all’attuale stato
comatoso. È una vergogna di cui abbiamo visto i segnali più allarmanti
proprio sotto questo ministro tecnico, il sedicente Profumo, che non sa
neanche parlare. A differenza della Gelmini che è un’altra cosa.
- Ma come farete, visto che i provvedimenti sono
già in vigore da quattro anni – obietta l’intervistatore -. E poi: non
l’avete presi voi quei provvedimenti?
- Una cosa alla volta. Annullare i tagli già fatti
per uno come me è una bazzecola. Ho fatto ben altro. E lo sa anche la
Magistratura che continua a perseguitarmi, ma per altre ragioni.
Comunque ci ho già pensato e ho messo su una squadra a tre: Brunetta, La
Russa e Gelmini, che ho chiamato “degli affidabili”, che ha già
individuato la soluzione. Sulla seconda domanda – saremmo stati
addirittura noi ad aver deciso quei tagli - non mi soffermo. È una
insinuazione fatta di bassezze e volgarità. E se lo dico è perché di
queste cose io me ne intendo. E lei, in mala fede e disinformato, sta
ripetendomi esattamente, senza vergognarsi, le calunnie di Bersani e di
Vendola che non sanno neanche dove sta la verità. Che comunque è
sottochiave. Li rassicuri.
- Ma che c’entra? – cerca di obiettare l’intervistatore.
- Scusi, mi ha invitato e non mi fa neanche parlare? Lei comunque con Mediaset ha chiuso.
- Ma…
- Niente “ma”. Mi faccia finire e non cerchi di contrastare l’effetto sorpresa. Ascolti questa.
- Cosa …?
- Noi, sempre, nel primo consiglio di ministri, non
solo aboliremo il taglio degli otto miliardi, ma restituiremo il mal
tolto alle scuole nel giro di un mese, due mesi, al massimo. Il tempo di
fare un po’ di conti e ci arriviamo. In ogni caso, prima dell’estate e
dopo l’autunno.
- Scusi, ma comunque gli studenti in questi 4 anni hanno avuto un servizio peggiorato … - ancora l’intervistatore.
- Bella osservazione. Ma noi abbiamo pensato anche a
questo. Agli studenti toccherà un risarcimento che andrà, pro capite,
dai mille euro l’anno a tre mila, a seconda del tipo di scuola. Massimo,
comunque, 2 mila euro a persona, aumentabili. Tutti i direttori dei
servizi scolastici daranno agli studenti, un “buono scuola Berlusconi”
che potranno spendere quando e come vogliono, anche in discoteca, in
omaggio al principio di libertà che, come si sa, per noi è un’
invenzione che ci portiamo anche nel nome. Ho già fatto, al riguardo,
delle convenzioni con case editrici come la Mondadori e produttori
cinematografici come Medusa, solo per fare alcuni nomi che mi sono cari.
- Comunque i tagli di quattro anni fa li ha decisi il suo governo.
- Ci riprova con questa calunnia! Che è esattamente
dello stesso tipo di quelle che utilizza chi mi accusa di aver
depenalizzato il falso in bilancio o corrotto giudici o di essermi fatto
delle leggi ad personam per sottrarmi alla giustizia e favorire le mie
aziende. O, addirittura, di aver ridicolizzato l’Italia nel mondo e di
aver fatto questo abominio di legge elettorale per i miei interessi…
Dica la verità: voleva snocciolare lei questa ignobile litania? E
aggiungervi magari: la ricostruzione fallimentare dell’Aquila, ancora
tra le macerie, e il salvataggio dell’Alitalia che adesso dovremo
svendere ad Air France? Lo dica che vuole allinearsi anche lei a quei
diffamatori di mezza tacca, contro i quali hanno già sporto denuncia sia
Ghedini che gli altri miei avvocati; tutti riconfermati, tra l’altro,
per la prossima legislatura assieme ad altri 13 già condannati! Un
record – me lo faccia dire - in linea con la mia storia personale e di
cui vado orgoglioso.
- Ma…. – ancora l’intervistatore.
– Insiste? Contro queste accuse infamanti, solo due
appunti. Primo: lei non sarà mai assunto in Mediaset. E neanche alla
RAI la vedo bene. Si ricordi di Biagi, un nome per tutti. Secondo – e
primo per importanza -. Se lo metta bene in mente... Lei è abituato a
ragionare qualche volta? Ragioni allora: se queste calunnie fossero
fondate, avrei mai potuto rimontare nelle preferenze elettorali così
tanto in poche settimane e arrivare addirittura al sorpasso? E
conquistare ancora una volta la massa degli italiani? Oppure anche lei
pensa che gli italiani siano tutti degli allocchi smemorati e dei
creduloni e che io non sia il pifferaio che sono? La vostra è la
illibertà di chi non crede nel popolo sovrano. Noi comunque i
provvedimenti annunciati sulla scuola li prenderemo tutti nel primo
consiglio dei ministri. E mica solo questi. Sarà un fuoco pirotecnico.
Ditelo a studenti e insegnanti. Per questi ultimi poi ho una sorpresa
straordinaria che aumenterà il loro orgoglio professionale: siccome ho
intenzione, sempre nel primo consiglio dei ministri, di dimezzare il
numero di parlamentari, estenderò questa decisione anche al numero degli
insegnanti. È una equiparazione che meritano. Adesso basta. Vuoi venire
a lavorare a Mediaset? Ho già scritturato anche Santoro e Travaglio.
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