- Affermiamo il valore universale della scuola, dell’università e della ricerca pubbliche.
- Vogliamo garantire a tutte e tutti l’accesso ai saperi, perché solo così è possibile essere cittadine e cittadini liberi e consapevoli, recuperando il valore dell’art. 9 della Costituzione..., rendendo centrali formazione e ricerca.
- Vogliamo valorizzare il patrimonio culturale, storico e artistico. Vogliamo una riforma democratica dell’informazione e del sistema radiotelevisivo che ne spezzi la subordinazione al potere economico-finanziario.
- Vogliamo una legge sul conflitto di interessi e che i partiti escano dal consiglio di amministrazione della Rai. Vogliamo il libero accesso a Internet, gratuito per le giovani generazioni e la banda larga diffusa in tutto il Paese.
Il 7 Novembre si è tenuta un’affollatissima assemblea di docenti autoconvocati presso l’IPSIA Meucci di Cagliari. Si è costituito un Coordinamento per concordare azioni comuni in risposta ai provvedimenti governativi contro la scuola pubblica.
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Piuttosto sconcertante. Sarà più facile per il mondo della scuola scrivere loro un programma o dovremmo aspettarci che i soliti Bertagna ci affoghino in un mare di pedagogismo organico?
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