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sabato 30 marzo 2013

Appello all'abrogazione del decreto sulla valutazione


Ho predisposto un testo di appello per l'abrogazione del decreto sulla Valutazione. Intendo coinvolgere i Cobas nazionali e il Coord nazionale nella stesura e nella promozione dell'appello. Sono gradite note e suggerimenti.
L'appello sarà pubblicato in rete e inviato a tutti destinatari


Al Presidente della Repubblica
Al Presidente  del Senato della Repubblica
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Parlamento della Repubblica
Ai Partiti Politici
Alle Organizzazioni sindacali
A  tutte le Associazioni
Ai Sindaci dei Comuni d’Italia
Ai Presidenti delle Regioni
Ai Presidenti delle Province
Agli Studenti  e ai Genitori di tutto il territorio italiano

Oggetto:  Richiesta  di  abrogazione del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione.
Il coordinamento chiede l’abrogazione  del  decreto-legge  per incostituzionalità.
Il consiglio dei ministri in data 08/03/2013 nella persona del ministro Profumo propone un decreto in materia del Sistema di valutazione nazionale del sistema scolastico e formativo, nonostante sia decaduto, di fatto, il mandato affidato all’attuale Governo anche a seguito dell’elezione del nuovo Parlamento.

Il problema della valutazione di un sistema scolastico è oggetto di studi e pubblicazioni  in ambito scientifico, accademico, culturale , politico ed economico nella maggior parte dei paesi europei ed extraeuropei.  Persino negli USA,  il paese dei test standardizzati  è aperto un dibattito  che ha coinvolto l’amministrazione Obama sulla necessità di una seria riformulazione del principio.  Non è un caso che i paesi europei attualmente chiamati a legiferare dalla UE  sul sistema nazionale di valutazione,  siano coinvolti in un pesantissimo processo di risanamento del debito che taglia  gli investimenti  nei servizi primari alla comunità. I paesi del Nord Europa, forti di lunghe e articolate formule di sperimentazione in quest’ambito, nonostante i soddisfacenti risultati nei test OCSE-PISA, hanno avviato un processo di ripensamento sulla valutazione, responsabile di una caduta qualitativa del sistema scolastico, viziato dalla necessità di adeguamento alla risposta ai test valutativi e non definito da obiettivi di reale mantenimento o innalzamento del livello di istruzione generale.

La scuola italiana devastata dai tagli ventennali e da pseudo riforme che l’hanno allontanata dal Dettato Costituzionale, non sente l’urgenza di ulteriori tagli  mascherati da profili valutativi che avranno effetto proprio su quelle scuole del paese che maggiormente necessitano di sostegno e finanziamento, secondo il principio anticostituzionale esclusivo del merito in uscita. Non riteniamo che, allo stato attuale, siano definibili criteri di valutazione  generalizzati che non partano  dalla condivisione e dalla elaborazione da parte dei soggetti interessati, di tutti i lavoratori della scuola, delle famiglie e degli studenti.
Riteniamo che il Decreto del Ministro Profumo sia l’ultimo atto di un progetto politico di privatizzazione, che vede nell’istruzione una risorsa spendibile sul mercato e come tale adotta criteri di misurazione tipici dei prodotti di consumo.
Invitiamo tutte le istituzioni a confrontarsi su questi temi con il mondo della scuola, con le sue proposte di riaffermazione del diritto allo studio gratuito e garantito.
Invitiamo i cittadini a firmare l’appello.
Il sottoscritto ***** *******, nato a ***** (prov. di *****) il */**/**** e residente a *******, via ************ n.**

Con ossequio 
****** **********

lì, ******* **marzo 2013

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