Ho predisposto un testo di appello per l'abrogazione del decreto sulla Valutazione. Intendo coinvolgere i Cobas nazionali e il Coord nazionale nella stesura e nella promozione dell'appello. Sono gradite note e suggerimenti.
L'appello sarà pubblicato in rete e inviato a tutti destinatari
Al Presidente della Repubblica
Al Presidente
del Senato della Repubblica
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Parlamento della Repubblica
Ai Partiti Politici
Alle Organizzazioni sindacali
A tutte le
Associazioni
Ai Sindaci dei Comuni d’Italia
Ai Presidenti delle Regioni
Ai Presidenti delle Province
Agli Studenti
e ai Genitori di tutto il territorio italiano
Oggetto:
Richiesta di abrogazione del DECRETO DEL PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA: Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia
di istruzione e formazione.
Il coordinamento chiede l’abrogazione del decreto-legge
per incostituzionalità.
Il consiglio dei ministri in data 08/03/2013
nella persona del ministro Profumo propone un decreto in materia del Sistema di
valutazione nazionale del sistema scolastico e formativo, nonostante sia
decaduto, di fatto, il mandato affidato all’attuale Governo anche a seguito
dell’elezione del nuovo Parlamento.
Il problema della valutazione di un sistema scolastico è oggetto di studi e
pubblicazioni in ambito scientifico,
accademico, culturale , politico ed economico nella maggior parte dei paesi
europei ed extraeuropei. Persino negli
USA, il paese dei test standardizzati è aperto un dibattito che ha coinvolto l’amministrazione Obama
sulla necessità di una seria riformulazione del principio. Non è un caso che i paesi europei attualmente
chiamati a legiferare dalla UE sul
sistema nazionale di valutazione, siano
coinvolti in un pesantissimo processo di risanamento del debito che taglia gli investimenti nei servizi primari alla comunità. I paesi
del Nord Europa, forti di lunghe e articolate formule di sperimentazione in
quest’ambito, nonostante i soddisfacenti risultati nei test OCSE-PISA, hanno
avviato un processo di ripensamento sulla valutazione, responsabile di una
caduta qualitativa del sistema scolastico, viziato dalla necessità di
adeguamento alla risposta ai test valutativi e non definito da obiettivi di
reale mantenimento o innalzamento del livello di istruzione generale.
La scuola italiana devastata dai tagli ventennali
e da pseudo riforme che l’hanno allontanata dal Dettato Costituzionale, non
sente l’urgenza di ulteriori tagli
mascherati da profili valutativi che avranno effetto proprio su quelle
scuole del paese che maggiormente necessitano di sostegno e finanziamento,
secondo il principio anticostituzionale esclusivo del merito in uscita. Non
riteniamo che, allo stato attuale, siano definibili criteri di valutazione generalizzati che non partano dalla condivisione e dalla elaborazione da
parte dei soggetti interessati, di tutti i lavoratori della scuola, delle
famiglie e degli studenti.
Riteniamo che il Decreto del Ministro Profumo sia
l’ultimo atto di un progetto politico di privatizzazione, che vede
nell’istruzione una risorsa spendibile sul mercato e come tale adotta criteri
di misurazione tipici dei prodotti di consumo.
Invitiamo tutte le istituzioni a confrontarsi su questi temi con il mondo della
scuola, con le sue proposte di riaffermazione del diritto allo studio gratuito
e garantito.
Invitiamo i cittadini a firmare l’appello.
Il sottoscritto ***** *******, nato a *****
(prov. di *****) il */**/**** e residente a *******, via ************ n.**
Con ossequio
****** **********
lì, ******* **marzo 2013
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