sabato 27 aprile 2013

Il prossimo Ministro, Maria Chiara Carrozza, ha le idee chiare sulla scuola: precari e reclutamento, investimenti, tempo scuola, organico funzionale

da Orizzonte Scuola

In una lunga intervista al blog Huffington post, la visione e gli interventi secondo il prossimo Ministro Maria Chiara Carrozza. Investire nella scuola con i fondi provenienti dalla lotta all'evasione fiscale: almeno il 6% del Pil

Aumentare gli investimenti nella scuola
Obiettivo, secondo Carrozza sarebbe di portare gli investimenti al 6% del PIL, il livello medio dei Paesi OCSE. Questi i campi necessari di investimento: 33% di copertura dei posti all'asilo nido, tempo pieno e modulo a 30 ore con le compresenze, per le medie reclutare una leva di insegnanti specializzati per preadolescenza e adolescenza, e allungare il “tempo scuola” (scuole aperte anche al pomeriggio con sport, tecnologia, studio in gruppo, laboratori, classe aperte ecc), per le superiori biennio unitario, così che la scelta a quale scuola iscriversi non sia fatta in 3° media, troppo presto, ma maturi dopo i primi due anni della secondaria, creazione di Poli per l’Istruzione Tecnica Superiore che tengano insieme l’istruzione tecnica/professionale e la formazione professionale (sistema integrato), le imprese, l’università e il mondo della ricerca.
Nord-Sud, ma anche centro e periferia. Contro la dispersione tenere le scuole aperte anche di pomeriggio
Non c'è solo un divario tra Nord e Sud, ma tra zone di centro e periferia, marginalità e benessere, tra studenti italiani e stranieri. La ricetta è di rimuovere gli ostacoli di origine economica e sociale che si frappongono fra i cittadini e la loro piena partecipazione alla vita economica e sociale del Paese. Secondo Carrozza il nodo sta nel tempo scuola, "il miglior antidoto alla dispersione scolastica. Occorre tenere le scuole aperte il pomeriggio per permettere di studiare a scuola da soli o in compagnia, per favorire il cooperative learning, per trovare a scuola i libri e i computer che a volte a casa non si hanno. Servono insegnanti adeguatamente formati a catturare le teste veloci dei preadolescenti, diventando facilitatori dell'apprendimento."
Investire nelle tecnologie
Per far fronte ai diversi modi di apprendere dei cosiddetti "nativi digitali". "Servono - dice Carrozza - laboratori che sappiano coniugare il sapere al saper fare, la rottura dell'unità della classe e della consequenzialità delle lezioni, una scuola che superi la rigidità dell'orario e degli spazi. Non è assegnando un premio o una punizione o scatenando competizione tra le scuole che si sollecitano le stesse al miglioramento".
Valutazione
"Non serve un sistema scolastico che aumenti la competizione tra scuole, ma che favorisca la collaborazione tra docenti e tra reti di scuole. Serve collaborazione per diffondere le buone pratiche didattiche per aiutare le scuole a raggiungere il massimo del proprio potenziale. Un sistema nazionale di valutazione e di ricerca educativa che serva davvero come strumento con cui confrontarsi per verificare se ciò che si fa a scuola ha efficacia con gli studenti".
Precariato e reclutamento
Sul concorso docenti, il prossimo Ministro Carrozza, in linea con le posizioni del PD, afferma che sarebbe stato meglio bandirlo solo per le classi esaurite o in via di esaurimento. Propone, inoltre, una riforma sulle modalità  "di formazione iniziale e reclutamento, poiché dagli anni '80 in poi sono state approvate continue riforme, che non hanno fatto altro che stratificare diritti, troppo spesso lesi, e sistemi ingarbugliati di punteggi che hanno alimentato lo sfruttamento e la precarizzazione degli insegnanti."
"Dobbiamo prevedere un piano pluriennale di esaurimento delle graduatorie per eliminare la precarietà dalla scuola (non costa un euro in più stabilizzare chi lavora su posti vacanti) e offrire la necessaria continuità didattica agli studenti. E contemporaneamente metter mano ad un modello di formazione iniziale e reclutamento, equo e trasparente, che offra ragionevoli speranze ai giovani che desiderano dedicare la propria vita professionale all’insegnamento, selezionando tramite concorso i migliori laureati per l’accesso alla formazione iniziale, secondo numeri programmati al fabbisogno; un anno di prova attraverso tirocinio e supplenze brevi accompagnati da un insegnante esperto, e infine la firma del contratto a tempo indeterminato."
Per quanto riguarda la formazione, la proposta è di "selezione attraverso concorso dei migliori laureati per l’accesso alla formazione iniziale per ottenere l'abilitazione, un anno di prova attraverso tirocinio e supplenze brevi e firma del contratto a tempo indeterminato."
Organico funzionale alle scuole
Bisogna "garantire un organico funzionale, cioè una dotazione di personale, stabile per almeno un triennio, attraverso un nuovo piano pluriennale di esaurimento delle graduatorie per stabilizzare i precari
Aumento degli stipendi
Secondo il futuro Ministro è necessario un "nuovo contratto nazionale che attribuisca una retribuzione più alta per chi decide di svolgere a scuola nel pomeriggio le attività svolte oggi a casa come la correzione dei compiti, la preparazione delle lezioni, la formazione".

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