
Ci scrive
il regista inglese: "La classe operaia è
sotto attacco, il capitalismo compassionevole è una truffa. Abbiamo
bisogno di ricominciare da capo. Servono nuovi partiti di sinistra che
difendano gli interessi della gente comune". La Festa dei lavoratori è anche la sua festa. Perché Ken Loach ha
sempre raccontato la "working class people", come ama chiamarla lui, a
partire dai primi film degli anni Settanta fino alle ultime pellicole,
La parte degli angeli e il documentario
The Spirit of '45
(ancora inedito da noi). Per questo in occasione del Primo Maggio 2013
lo abbiamo contattato,
per ascoltare la voce del maggiore "regista
operaio" in questi anni spietati e segnati dalla crisi. Impegnato nei
sopralluoghi per il prossimo film, Ken Loach ha mandato un messaggio a
rassegna.it. Lo pubblichiamo in italiano ma anche in inglese, per offrirlo ai lettori così come ci è arrivato. A lui lasciamo la parola.
"Gli attacchi contro la classe operaia si stanno verificando in tutta
Europa. La disoccupazione di massa, la riduzione delle prestazioni di
welfare, la mancanza di sicurezza in ogni aspetto della vita - tutto
questo richiede una risposta. I vecchi partiti del centrosinistra sono
ormai compromessi dal loro sostegno al programma di austerità. La loro
idea di un capitalismo compassionevole che può essere realizzato per
lavorare nell'interesse di tutti è chiaramente una truffa. Come era
prevedibile, di fronte a questa verità, si sono allineati con i partiti
della destra.
Abbiamo bisogno di ricominciare da capo. Abbiamo bisogno di nuovi
partiti della sinistra che capiscano e difendano gli interessi della
gente comune. Dobbiamo unirci in questo progetto in tutta Europa.
Possiamo avere successo solo se rendiamo una realtà questa
'Internazionale!'" - Ken Loach
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