di Giuseppe Costantino
“La struttura dell’ambiente – scuola deve risultare adeguata al tipo di formazione che si vuole realizzare e al tipo di società per il quale si intende formare” R.Tisato
Ci
risiamo. Dopo la Gelmini, Profumo con tutta la sua arroganza ed
incompetenza!Chi avesse nutrito dubbi sulle reali intenzioni del governo dei
tecnici (sic!) è stato servito dalla legge sulla stabilità. Nuovi ed intollerabili
tagli si stanno per abbattere sulla scuola che è già allo stremo. Invece di
invertire la rotta rispetto allo sfascio determinato dalla Gelmini, il governo
dei ragionieri ha deciso di continuarne l’opera e completare un disegno nefasto
di smantellamento della scuola pubblica. In verità poco ci si doveva aspettare
da chi come Profumo o, il maestro elementare che non insegna, Rossi Doria
mostra di non di conoscere la realtà di una scuola bisognosa di ben altri
interventi che i rattoppi di una schiera di incompetenti inventatisi tecnici di
non si sa che cosa. Cosa volete che ne sappia di cosa significa insegnare per
24 ore settimanali in un liceo...
chi non l’ha mai conosciuto né da allievo né da
docente? Marco Rossi Doria, che ha costruito la sua patente di esperto
all’ombra di un progetto fallimentare e super pagato dal Comune di Napoli,
quando mai ha provato a stare in classe per 5 ore al giorno e per tutti i
giorni della settimana insegnando materie come la matematica,il latino, La
filosofia ecc.? Ha mai sentito il bisogno di mettersi a letto dopo tale
snervante lavoro? Ha mai avuto la testa come un pallone all’uscita da scuola
per l’eccessivo carico di attenzione richiesto da un lavoro usurante e
importante come l’insegnamento vero, fatto di presenza in classe con trenta o
più alunni per volta? Perché una cosa è fuggire dalla classe e disquisire sul
possibile recupero di pochi ragazzi ( non più di quindici per modulo) come ha
fatto il nostro eroe, esperto del nulla, nel progetto chance a spese milionarie
senza risultati del Comune di Napoli, altra cosa è stare ogni giorno e per
tutti giorni della settimana in più classi di trenta e più alunni a misurarsi
con i loro problemi e fare lezione sui temi fissati dalla programmazione
individuale e collegiale verificabile e controllabile dalle famiglie e dagli
organi collegiali della scuola. Sicuramente il duro lavoro dei docenti della
scuola di stato, sottoposto alle verifiche degli esami di stato che Salvemini
definiva vere e proprie verifiche ispettive non è la stessa cosa degli
improbabili lavori prestati in un progetto improvvisato e concluso da esami di
licenza media abborracciati e facilitati per i ragazzi accettati a chance da
Rossi Doria e c. Dopo tale fallimento, il nostro eroe, reinventatosi tecnico
del sapere scolastico si inventa soluzioni ai mali della scuola con la stessa
sicumera di sempre e soprattutto con la stessa arroganza culturale evidenziata
nelle esperienze passate. Ormai nella scuola italiana spira un forte vento di
restaurazione culturale finalizzata allo sfascio della scuola pubblica. Quello
che più mi rende inquieto è l’uso di termini che nell’immaginario collettivo
hanno un significato positivo. E ciò mi insospettisce. Oggi la parola riforma
serve a nascondere provvedimenti lesivi dei diritti dei più deboli per favorire
il permanere dei privilegi dei più forti e questo non mi piace. Così si parla
di riforma pensionistica per abbassare i livelli di tutela degli anziani per
non mettere mano ad una tassazione equa delle grandi ricchezze e si definisce
riforma del lavoro uno strumento che ne limita l’esercizio a favore delle
imprese che intendono licenziare senza remore o controlli. E capita così che
Marchionne vorrebbe un Monti a vita al governo del paese per meglio smantellare
la FIAT e comprimere le aspirazioni dei lavoratori del lingotto. Siamo ormai al
colmo! Di tutto l’Italia aveva bisogno tranne di un governo Berlusconi
mascherato che ne perpetuasse l’azione. E che non mi si venga a dire che il
nuovo Berlusconi dalla faccia pulita ha salvato l’Italia. La sua azione è stata
tremenda per i ceti popolari perché tutta finalizzata a far pagare il peso
della crisi alle fasce deboli del paese per tutelare gli interessi delle banche
e delle rendite finanziarie . Oggi i ricchi sono più ricchi e i poveri più
poveri. E’ così che si salva l’Italia? Tornando al Profumo di golpe nella
scuola bisogna dire con chiarezza che l’attuale volontà espressa dalla legge di
stabilità presentata dal governo taglia altri sei mila posti di lavoro nel
sostegno e trenta mila nelle scuole secondarie. Altro che Gelmini, siamo ormai
alla fine di un percorso che vanifica le ultime possibilità di lavoro per i
giovani precari e appesantisce oltre ogni limite le condizioni di lavoro dei
docenti di ruolo. Ma c’è di più. Tale disegno criminoso lo si persegue alla
Marchionne. Senza il confronto con i sindacati e anzi in violazione dei
contratti in vigore e che per questo hanno ancora forza di legge. Capita così
che si rinvia di due altri anni la stipula del nuovo contratto della scuola, si
abbassano di fatto le retribuzioni dei docenti e non docenti, si nega
l’indennità di vacanza contrattuale e si tenta di prendere in giro una
categoria che tutto meriterebbe tranne un Profumo al ministero. Capita perciò
che si parli di volgare e scandaloso aumento delle ore di lezione dei docenti
senza aumentarne la retribuzione e anzi prendendoli in giro con l’annuncio
dell’aumento dei giorni di ferie da godere quando a scuola non si fa lezione.
Rossi Doria che ne pensa? Sarà disposto tra qualche mese a tornare in classe e
lavorare per più ore settimanali sempre a mille e due o trecento euro al mese?
E come giudica l’ultimissima trovata di rendere tale percorso umiliante e da
forche caudine solo per chi lo vorrà? Non gli ricorda tale trovata una indegna
manovra per umiliare una categoria già troppo maltrattata e da non utilizzare
per il killeraggio dei precari? Forse spera di continuare a non stare in
classe, magari facendo il vice ministro a duecentomila euro all’anno o, a cifre
simili, passare al servizio di qualche compiacente rappresentante del prossimo
governo politico come per il passato? Per quello che mi riguarda io spero che
il governo Monti passi presto e come una malattia di passaggio non faccia altri
guai. Perché la scuola ha bisogno di un bagno di democrazia e di un rilancio
che passa attraverso nuovi investimenti che rimuovano le macerie prodotte dalla
Gelmini e da Profumo. Io spero che alla pubblica istruzione vada finalmente una
persona competente e di prestigio, che ne conosca le aspirazioni e bisogni e
che soprattutto la conosca per avervi partecipato dall’interno. Serve una
persona come Vecchioni che vi ha dedicato una vita anche se avrebbe potuto fare
a meno di insegnare. E soprattutto serve qualcuno che faccia piazza pulita
della politica dei tagli in un settore strategico per il destino della nostra
comunità. Concludendo e denunciando il tentativo di ridimensionare il ruolo
della formazione pubblica ricordo nuovamente la citazione di Renato Tisato
secondo cui“La struttura dell’ambiente – scuola deve risultare adeguata al tipo
di formazione che si vuole realizzare e al tipo di società per il quale si
intende formare” .
postato da Paola Frau
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