Orizzontescuola.it
– 15.11.2012 - red
Finalmente
svelata quale parte del Fondi di Istituto sarà sacrificata per evitare
l'aumento delle ore di lezione a 24: tagliati soldi per funzioni strumentali.
L'orario dei docenti tornerà comunque in agenda. Per la CISL e la UIL la
cancellazione delle 24 ore è positiva "ma non sufficiente a far rientrare
la mobilitazione" per il 24 novembre.
I
docenti cederanno qualcosa, comunque, la situazione si ingarbuglia perchè in
cambio del mantenimento dell'orario settimanale a 18 ore, i docenti dovranno
cedere sulle competenze accessorie, cioè le risorse utilizzate per retribuire
l’impegno aggiuntivo del personale docente e Ata. Si tratta di 47,5 milioni di
euro decurtati a decorrere dall'anno 2013, su un fondo che conta 1,2 miliardi
di euro totali . Una soluzione che inciderà sulla retribuzione dei docenti.
Si
tratta, infatti, di fondi che retribuiscono: funzioni strumentali; incarichi
specifici ATA; attività complementari ed fisica; ore eccedenti per la...
sostituzione dei colleghi assenti; compensi vari.
Fondo
dal quale le organizzazioni sindacali pensavano di pescare per gli scatti di
anziantià. Dopo la decisione del Governo diventerà difficile poter trovare una
soluzione.
L'invito
dei sindacati è sempre rivolto alla mobilitazione del 24. "Le modifiche
alla legge di stabilità - afferma Scrima della CISL - non sono l'unico nostro
obiettivo. Va infatti ricordato che lo sciopero nasce dalla rottura del
confronto sul recupero degli scatti di anzianità, le norme sull'orario dei
docenti sono giunte in seguito ad aggravare una situazione già fortemente
critica".
Di
Menna della UIL commenta: "Rimane tutta aperta la questione dell'atto
di indirizzo per il riconoscimento delle anzianità. Sono confermate tutte le
iniziative di mobilitazione, compreso lo sciopero del 24".
La
vicenda legata alle ore lavorative dei docenti è comunque solo accantonata.
Come un tam tam, vari esponenti del Governo hanno più volte ribadito la
necessità, fatto salvo l'accoglimento dell'emendamento che boccia le 24 ore, di
rivedere l'orario lavorativo dei docenti.
Se
torniamo a ritroso e rileggiamo le dichiarazioni di alcuni esponenti politici
ci rendiamo conto che la questine "orario docenti" non è che
all'inizio.
Il
sottosegretario Polillo, ha chiaramente affermato che si tratta di un argomento
"su cui poi si dovrà tornare con più calma"
Sullo
stesso argomento, ma ammantando il tutto con obiettivi riformistici, il
sottosegretario Ugolini: "dobbiamo uscire dall'idea impiegatizia del
lavoro dell'insegnante e, per questo, mi piacerebbe che si rivedesse nel
complesso il contratto della scuola, guardando al docente come figura a tutto
tondo e tenendo conto anche delle ore di preparazione delle lezioni, delle
prove in classe, del lavoro con i colleghi e non solo delle lezioni frontali".
I
docenti, ed in particolare i precari, sono avvertiti.
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