lunedì 3 dicembre 2012

Documento approvato a maggioranza dal Collegio dei Docenti dell’I.I.S. G. Brotzu di Quartu (Ca)


Il Collegio Docenti dell’I.I.S. G. Brotzu di Quartu Sant’Elena (Ca) si è riunito, in seduta straordinaria, il 30 novembre 2012 alle ore 16,30 per dichiarare la propria indignazione rispetto  a qualsiasi ipotesi di aumento dell’orario di insegnamento settimanale (previsto dall'art.3 comma 42 del DDL di stabilità per il 2013, temporaneamente accantonato) che si basi esclusivamente su una logica ragionieristica e con lo scopo ormai  palese di smantellare la scuola pubblica.
I docenti dell’I.I.S. Brotzu ritengono che tale scelta...
(in disprezzo della normativa del vigente CCNL 2006/2009)  sia offensiva, nella forma e nella sostanza, della professionalità di tutte/i  le/i lavoratrici/tori della scuola  poiché le misure del DDL in oggetto dimostrano che non si conosce la realtà effettiva dell'attività degli insegnanti, sempre più costretti a lavorare a scuola con meno risorse per garantire il diritto allo studio e una istruzione pubblica  di  ‘qualità’.

Sentite anche le recenti esternazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri,  stupisce che non ci si renda conto che le ore di docenza sono il risultato di un impegno intellettuale che ci coinvolge ben oltre l'orario di cattedra: infatti, è necessario preparare e rendere efficace e proficuo il processo didattico formativo per un'utenza estremamente diversificata nell'ambito della stessa classe e di più classi nell'arco di ogni mattinata.
Il Collegio dei Docenti ritiene che la scuola pubblica abbia subito in questi anni  un processo continuo di depotenziamento e sia  stata stravolta da una politica di tagli i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti: i tagli concordati dai ministri Gelmini e Tremonti, la riorganizzazione delle classi di concorso, la soppressione delle sperimentazioni e degli insegnanti tecnico-pratici dagli istituti tecnici e professionali, la riduzione dei servizi a tutti e in particolare ai disabili, il ridimensionamento di orari che ha portato alle “cattedre spezzatino”, i tagli sull’organico del personale ATA e docente, le classi fino a trentadue alunni, l’utilizzazione in ruoli amministrativi degli insegnanti inidonei per motivi di salute, il blocco dei contratti e degli scatti d’anzianità e, per finire, i tagli approvati col Decreto di Stabilità che riducono ancora una volta i fondi per l’ordinario funzionamento delle scuole e per qualsiasi progetto didattico.
Infine, il collegio manifesta contrarietà al finanziamento della scuola privata e al progetto di riforma degli organi collegiali DDL 953 (ex Aprea) che restringe gli spazi di democrazia interna e destruttura il sistema nazionale pubblico dell’istruzione.

Tutto ciò svilisce le finalità sancite negli articoli della Nostra Costituzione
Per dimostrare il loro sdegno, gli insegnanti mettono ai voti  la sospensione delle attività aggiuntive di seguito elencate; esse sono previste dal POF approvato nell’anno scolastico in corso ma, nel rispetto degli obblighi contrattuali in vigore, non rientrano nelle ore curricolari e/o in quelle afferenti obbligatoriamente alla funzione docente:
1. attività afferenti al coordinamento delle classi
2. accompagnamento delle classi in visite guidate e viaggi di istruzione, nonché in scambi culturali.
3. ore eccedenti

propongono inoltre di

1. sollecitare la convocazione di  una  assemblea dei genitori e degli studenti
2. partecipare con una ampia delegazione dei docenti alle sedute del Consiglio di Istituto
3. portare l’attività didattica all’esterno della scuola  (flash mob ecc.)

Per dare maggiore visibilità delle attività di cui sopra e di tutto il lavoro sommerso non “riconosciuto” i docenti si attiveranno per una informazione puntuale e corretta attraverso:

1.     comunicazione alle famiglie
2.     comunicati da pubblicare nel sito della scuola
3.     adesione e promozione di iniziative per sensibilizzare e coinvolgere tutte le componenti della scuola
4.     pubblicizzazione verso l’esterno


Il documento è approvato a maggioranza

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