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sabato 1 dicembre 2012

Invio Comunicazione 5


News:
Prossima assemblea del coordinamento all'ITI Levi di Quartu venerdì prossimo 7 dicembre alle 16,30.
La prossima assemblea del coordinamento insegnanti è convocata per venerdì 7 dicembre alle ore 16,00 all'ITI Levi. All'Ordine del giorno:
- Iniziative da intraprendere nel prossimo mese: decisione e organizzazione, con eventuale inizio di una raccolta fondi.
Chi non riceve questa mail non è iscritto al gruppo "Coordinamento Insegnanti Cagliari", per farlo occorre inviare una mail a: gio1247@tiscali.it indicando la posizione (se insegnante, genitore o studente), e se insegnante, l'istituto di provenienza. Potete usare più rapidamente il form "Contattami" (in alto a destra dello schermo) del blog

News:
Nasce a Cagliari un coordinamento docenti Cagliari.  
Qualche settimana fa il Governo Monti ha inserito nella legge di spending review una norma che aumentava le ore di lavoro dei docenti delle scuole medie e superiori da 18 a 24 ore di lezione alla settimana,  senza alcun compenso aggiuntivo: una modifica peggiorativa dell'orario di lavoro che secondo le leggi vigenti dovrebbe essere materia di contrattazione con i sindacati. La notizia ha allarmato tutta la categoria docente. E così, in varie parti d'Italia sono sorti comitati e coordinamenti spontanei di docenti per bloccare la proposta. Ma non solo: la notizia ha funzionato da miccia che ha fatto scoppiare la mobilitazione dei docenti che ora non vogliono ermarsi nemmeno dopo l'annunciato ritiro della proposta. Anche a Cagliari, è sorto spontaneamente ("per autoconvocazione") un coordinamento di docenti che ha organizzato due affollate assemblee a Cagliari: la prima il 7 novembre all'Istituto Meucci di Cagliari e la seconda al Liceo Siotto del 16 novembre. Obiettivo del coordinamento è la difesa della scuola pubblica,  la cui vita è stata messa a rischio dai provvedimenti dei governi degli ultimi decenni, e della dignità del lavoro dei docenti, che secondo i promotori del coordinamento è stato disconosciuto, criticato, screditato sia dalla pubblica opinione, sia dai governi degli ultimi decenni.
Il coordinamento si propone di riproporre un dialogo serrato con la società civile sulla scuola, in modo che la scuola sia messa in primo piano e che anche la classe politica debba inserire la difesa della scuola pubblica nell'agenda del prossimo governo. Per questo il coordinamento ha promosso una serie di iniziative pubbliche, la prima delle quali è stata la correzione dei compiti alla luce del sole, organizzata domenica 25 novembre sulla scalinata di Bonaria a Cagliari.

Un'iniziativa singolare di un gruppo di docenti: correzione dei compiti alla luce del Sole.
Domenica 25 novembre un folto gruppo di docenti delle scuole di Cagliari e dintorni, circa duecento persone, su proposta del coordinamento docenti, si è ritrovato sulla scalinata di Bonaria per correggere i compiti alla luce del sole. Scopo della singolare iniziativa: mostrare per una volta uno dei tanti aspetti del cosiddetto lavoro sommerso dell'insegnante. Gli insegnanti, come gli avvocati, i giornalisti, i musicisti, gli artisti e tante altre professioni non lavorano solo quando appaiono nella pubblica luce dell'aula. Prima e dopo la lezione studiano, si aggiornano, guardano film, leggono libri, articoli, che ispirano le loro lezioni e loro discussioni nelle classi. E correggono compiti. Un lavoro faticoso, difficile, complesso, e perciò lungo. E costante. Ormai, non tutti lo sanno, ma anche i docenti di discipline orali come storia, filosofia, scienze, psicologia, letteratura, sono praticamente costretti a effettuare verifiche scritte, per mancanza di tempo e fattori complessi da far capire a chi non conosce al microscopio il mondo scolastico. I partecipanti hanno distribuito un documento elaborato da un gruppo di docenti dell'ITE Levi di Milano, in cui si fa un calcolo di quante ore alla settimana lavora ogni mediamente: 50 ore settimanali. La proposta emersa domenica è di consegnare lo schema di calcolo ai genitori durante i prossimi colloqui che si terrano in quasi tutte le scuole nei prossimi giorni.

News:
Assemblea permanente al Liceo Motzo di Quartu Sant'Elena.
Aderendo alla mobilitazione spontanea dei docenti, che il coordinamento insegnanti si propone di coordinare, il collegio docenti del Liceo Motzo di Quartu ha deciso di organizzare un'assemblea permanente nell'Istituto tutta la settimana da lunedì 26 sino a sabato 1 dicembre. In altre parole il Liceo resterà aperto ogni giorno sino alle 20,00 perché i docenti staranno a scuola a fare il lavoro che normalmente fanno a casa: preparare le lezioni, studiare, leggere, correggere lezioni, cercare sui siti internet informazioni. Il programma di laovoro è denso e prevede tra l'altro anche incontri con i genitori e un'assemblea aperta alla città che si è tenuta giovedì 29 novembre.
Da lunedì 11 dicembre inizierà lassemblea permanente all''Istituto Tecnico Levi di Quartu. Poi potrebbe proseguire un'altra scuola: con una staffetta del genere, i docenti intendono mantenere viva l'attenzione dell'opinione pubblica sul problema della scuola.  


Dopo l'intervento di Monti a "Che tempo che fa"
Domenica 25 alla trasmissione di Fabio Fazio "Che tempo che fa", il primo ministro italiano Mario Monti ha toccato il problema della scuola, parlando di un corporativismo conservatore degli insegnanti che hanno rifiutato di lavorare due ore in più alla settimana (così ha detto, non sei ore) e  di un uso dei giovani fatto dai "corporativismi per perpetuarsi e non adeguarsi ad un mondo più moderno".  L'intervento si è rivelato un boomerang, perché ha suscitato la pubblica e comune indignazione non solo dei docenti, anche di molti che hanno a cuore la scuola pubblica. Sul sito de La Repubblica è apparsa una lettera a Fabio Fazio, che riportiamo sotto; ma numerosissime sono state le reazioni dell'opinione pubblica. Da segnalare la ironica risposta di Massimo Gramellini vicedirettore de La Stampa, che alla stessa trasmissione  "Che tempo che fa" del giorno dopo, lunedì 26 novembre 2012, è intervenuto criticando le dichiarazioni di Monti. Gramellini tra l'altro ha dichiarato che non si può pensare che un insegnante lavori 18 ore, come un giornalista non lavora solo nel tempo in cui scrive l'articolo o in cui parla in televisione, e che gli insegnanti sono pagati pochissimo, con uno stipendio ridicolo, per il lavoro che fanno.

Per approfondimenti su questi temi, andare al blog  http://coordinamentoinsegnanticagliari.blogspot.it/ 

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