News:
Prossima assemblea del coordinamento all'ITI Levi di
Quartu venerdì prossimo 7 dicembre alle 16,30.
La prossima assemblea del coordinamento
insegnanti è convocata per venerdì 7 dicembre alle ore 16,00 all'ITI Levi.
All'Ordine del giorno:
- Iniziative da intraprendere nel prossimo mese:
decisione e organizzazione, con eventuale inizio di una raccolta fondi.
Chi non riceve questa mail non è iscritto al gruppo "Coordinamento Insegnanti Cagliari", per farlo occorre inviare una mail a: gio1247@tiscali.it indicando la posizione (se insegnante, genitore o studente), e se insegnante, l'istituto di provenienza. Potete usare più rapidamente il form "Contattami" (in alto a destra dello schermo) del blog
News:
Nasce a
Cagliari un coordinamento docenti Cagliari.
Qualche settimana fa il Governo Monti ha inserito
nella legge di spending review una norma che aumentava le ore di
lavoro dei docenti delle scuole medie e superiori da 18 a 24 ore di lezione
alla settimana, senza alcun compenso aggiuntivo: una modifica
peggiorativa dell'orario di lavoro che secondo le leggi vigenti dovrebbe
essere materia di contrattazione con i sindacati. La notizia ha allarmato tutta
la categoria docente. E così, in varie parti d'Italia sono sorti comitati e coordinamenti
spontanei di docenti per bloccare la proposta. Ma non solo: la notizia ha
funzionato da miccia che ha fatto scoppiare la mobilitazione dei docenti che
ora non vogliono ermarsi nemmeno dopo l'annunciato ritiro della
proposta. Anche a Cagliari, è sorto spontaneamente ("per
autoconvocazione") un coordinamento di docenti che
ha organizzato due affollate assemblee a Cagliari: la prima il 7 novembre
all'Istituto Meucci di Cagliari e la seconda al Liceo Siotto del 16 novembre. Obiettivo
del coordinamento è la difesa della scuola pubblica, la cui vita è
stata messa a rischio dai provvedimenti dei governi degli ultimi decenni,
e della dignità del lavoro dei docenti, che secondo i promotori del
coordinamento è stato disconosciuto, criticato, screditato sia dalla pubblica
opinione, sia dai governi degli ultimi decenni.
Il coordinamento si propone di riproporre un
dialogo serrato con la società civile sulla scuola, in modo che la scuola sia
messa in primo piano e che anche la classe politica debba inserire la difesa
della scuola pubblica nell'agenda del prossimo governo. Per questo il
coordinamento ha promosso una serie di iniziative pubbliche, la prima delle
quali è stata la correzione dei compiti alla luce del sole, organizzata
domenica 25 novembre sulla scalinata di Bonaria a Cagliari.
Un'iniziativa
singolare di un gruppo di docenti: correzione dei compiti alla luce del Sole.
Domenica 25 novembre un folto gruppo di docenti delle
scuole di Cagliari e dintorni, circa duecento persone, su proposta del
coordinamento docenti, si è ritrovato sulla scalinata di Bonaria per correggere
i compiti alla luce del sole. Scopo della singolare iniziativa: mostrare
per una volta uno dei tanti aspetti del cosiddetto lavoro sommerso
dell'insegnante. Gli insegnanti, come gli avvocati, i giornalisti, i musicisti,
gli artisti e tante altre professioni non lavorano solo quando appaiono nella
pubblica luce dell'aula. Prima e dopo la lezione studiano, si aggiornano,
guardano film, leggono libri, articoli, che ispirano le loro lezioni e loro
discussioni nelle classi. E correggono compiti. Un lavoro faticoso, difficile,
complesso, e perciò lungo. E costante. Ormai, non tutti lo sanno, ma anche i
docenti di discipline orali come storia, filosofia, scienze, psicologia,
letteratura, sono praticamente costretti a effettuare verifiche scritte,
per mancanza di tempo e fattori complessi da far capire a chi non conosce
al microscopio il mondo scolastico. I partecipanti hanno distribuito
un documento elaborato da un gruppo di docenti dell'ITE Levi di Milano, in
cui si fa un calcolo di quante ore alla settimana lavora ogni mediamente:
50 ore settimanali. La proposta emersa domenica è di consegnare
lo schema di calcolo ai genitori durante i prossimi colloqui che si
terrano in quasi tutte le scuole nei prossimi giorni.
News:
Assemblea
permanente al Liceo Motzo di Quartu Sant'Elena.
Aderendo alla mobilitazione spontanea dei docenti, che
il coordinamento insegnanti si propone di coordinare, il collegio docenti del
Liceo Motzo di Quartu ha deciso di organizzare un'assemblea permanente
nell'Istituto tutta la settimana da lunedì 26 sino a sabato 1
dicembre. In altre parole il Liceo resterà aperto ogni giorno sino alle 20,00
perché i docenti staranno a scuola a fare il lavoro che normalmente fanno a
casa: preparare le lezioni, studiare, leggere, correggere lezioni, cercare sui
siti internet informazioni. Il programma di laovoro è denso e prevede tra
l'altro anche incontri con i genitori e un'assemblea aperta alla città che si è
tenuta giovedì 29 novembre.
Da lunedì 11 dicembre inizierà lassemblea
permanente all''Istituto Tecnico Levi di Quartu. Poi potrebbe proseguire
un'altra scuola: con una staffetta del genere, i docenti intendono
mantenere viva l'attenzione dell'opinione pubblica sul problema della scuola.
Dopo
l'intervento di Monti a "Che tempo che fa"
Domenica 25 alla trasmissione di Fabio Fazio "Che
tempo che fa", il primo ministro italiano Mario Monti ha toccato il
problema della scuola, parlando di un corporativismo conservatore degli
insegnanti che hanno rifiutato di lavorare due ore in più alla
settimana (così ha detto, non sei ore) e di un uso dei giovani
fatto dai "corporativismi per perpetuarsi e non adeguarsi ad un mondo
più moderno". L'intervento si è rivelato un boomerang,
perché ha suscitato la pubblica e comune indignazione non solo dei docenti,
anche di molti che hanno a cuore la scuola pubblica. Sul sito de La Repubblica
è apparsa una lettera a Fabio Fazio, che riportiamo sotto; ma
numerosissime sono state le reazioni dell'opinione pubblica. Da
segnalare la ironica risposta di Massimo Gramellini vicedirettore de La
Stampa, che alla stessa trasmissione "Che tempo che
fa" del giorno dopo, lunedì 26 novembre 2012, è intervenuto
criticando le dichiarazioni di Monti. Gramellini tra l'altro ha dichiarato che
non si può pensare che un insegnante lavori 18 ore, come un giornalista non
lavora solo nel tempo in cui scrive l'articolo o in cui parla in televisione, e
che gli insegnanti sono pagati pochissimo, con uno stipendio ridicolo, per il lavoro
che fanno.
Per
approfondimenti su questi temi, andare al blog http://coordinamentoinsegnanticagliari.blogspot.it/
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