Documento approvato
all’unanimità nel corso del Collegio del 5 dicembre 2012.
I docenti dell’IPSAR Gramsci di Monserrato, riuniti in Collegio il
5 dicembre 2012, esprimono forte preoccupazione, indignazione e dissenso per la
politica scolastica adottata dal Governo Monti e dal Ministro Profumo, in
continuità con quella attuata dal precedente Governo e dal Ministro Gelmini.
Tale politica è incentrata
esclusivamente sui tagli e non prevede...
alcun intervento che faccia sperare in
una volontà di investire sull’Istruzione, sulla Formazione dei giovani,
sulla Cultura , sulla Ricerca, già messe a dura prova da circa quindici anni
d’interventi scellerati a danno della scuola pubblica.
I docenti ritengono che la
riforma Gelmini abbia penalizzato in modo particolare l’Istruzione Tecnica e
Professionale ,in particolare nelle scuole ad indirizzo alberghiero , riducendo il numero di ore di alcune materie
professionali , accorpando materie in
modo da far sparire una categoria di
docenti (come avviene per legislazione
turistica) ed eliminandone altre (vedi
tecnica della comunicazione ,storia dell’arte e geografia) ,
depotenziando i percorsi formativi che
avevano caratterizzato la precedente riforma dell’Istruzione professionale,
risalente alla metà degli anni 90 , eliminando inoltre l’esame di qualifica al terzo anno , per spianare il cammino al progetto di riduzione a 4 anni del corso di studi e prevedere
dunque un quinto anno facoltativo
.
I tagli hanno colpito in modo
pesante il personale ATA della scuola e i docenti precari, e hanno negato agli
studenti diversamente abili un numero adeguato di ore di sostegno. L’aumento del numero di alunni per classe e
la proposta di portare a 24 le ore di lezione frontali determineranno ulteriore
riduzione dei posti di lavoro, stavolta a carico anche del personale docente di
ruolo.
La proposta di aumentare di un terzo l’orario di lezione
frontale fino a 24 ore non tiene conto del carico di lavoro che non è
limitato alle 18 ore frontali , e che è stato quantificato in una media
di 40-45 ore settimanali (Dato medio , in quanto il numero di ore oscilla a seconda della materia insegnata
,del numero di classi e di alunni per classe
,e anche del momento dell’anno
scolastico in cui si concentrano le
diverse attività collegiali obbligatorie
) .
La legge di Stabilità prevede
ulteriori tagli alle risorse destinate alla scuola pubblica, sottraendo a essa
le opportunità e le finalità sancite dalla Costituzione Italiana.
Tutto ciò mentre si continua a
finanziare la scuola privata.
(Contravvenendo a
quanto previsto nella nostra Costituzione)
I provvedimenti che hanno bloccato il contratto e gli scatti di
anzianità del personale della scuola hanno determinato a carico della
categoria, già non adeguatamente retribuita, un pesante contributo al
risanamento della crisi .
Il Collegio dei Docenti fa notare
che il mancato accordo tra Miur e Organizzazioni Sindacali sul pagamento degli
scatti di anzianità per l’anno scolastico 2011/12, con conseguente arresto
della trattativa, e il blocco del rinnovo del contratto fermo al 2009,
mortifica le retribuzioni del settore, tra le più basse a livello europeo.
Il Collegio si oppone con
fermezza al DDL 953, (Ex Aprea), ora ripreso nel DDL 3542 approvato in
Commissione Cultura alla Camera (Capogruppo Manuela Ghizzoni), che riforma gli
organi collegiali, e contiene provvedimenti che riducono gli spazi di
democrazia dentro la scuola pubblica e che mirano a omologarla alla
scuola privata , introducendo novità che non garantiscono più tra le
altre cose , pari opportunità e uniformità di trattamento agli studenti delle
diverse zone del Paese .
I docenti sono convinti che la
conoscenza e l’istruzione siano beni primari, diritti irrinunciabili e decisivi
per un Paese che riprenda a guardare avanti e che voglia creare opportunità per
le giovani generazioni.
Pertanto in questa sede gli
insegnanti del Gramsci chiedono ATTENZIONE
per la scuola pubblica, RISPETTO per
i lavoratori e le lavoratrici che ogni giorno contribuiscono a far funzionare
il sistema scuola tra mille difficoltà, RICONOSCIMENTO
del loro ruolo fondamentale .
Tutto questo sarà possibile se la politica del Governo metterà al
centro di ogni intervento la scuola pubblica, e in primo luogo il suo
rifinanziamento, con una condivisione del modello di scuola democratica che
coniughi ogni azione futura con i bisogni degli studenti e con le esigenze da
lungo tempo ignorate di chi lavora ogni giorno dentro le scuole.
Il personale docente decide
pertanto all’unanimità di manifestare il proprio dissenso adottando
immediatamente le seguenti iniziative di protesta:
·
Assemblea permanente dei docenti nel
pomeriggio , dal 17 al 22 Dicembre , durante la quale
organizzare una serie di attività
per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica .
·
Assemblea con i genitori da tenersi il
giorno dei colloqui ( presumibilmente il 21 dicembre) prima che questi abbiano
inizio, durante la quale si
distribuiranno il documento del collegio e un volantino che dettagli gli
impegni degli insegnanti oltre le 18 ore frontali .
·
Blocco di tutte le attività aggiuntive ,
escluse orientamento in entrata, gruppo H e coordinamento consigli di classe
durante gli scrutini del primo trimestre, poiché bloccando queste tre attività
si avrebbe un danno a carico degli studenti e delle famiglie .
·
Sospensione del lavoro delle funzioni
strumentali
·
Sospensione dell’organizzazione di uscite
didattiche, viaggi, stage.
·
Blocco tutti i progetti contenuti nel POF
,approvati in collegio per l’anno 2012-2013 e non ancora attivati .
·
Infine i
docenti manifestano l’intento di non
riconfermare i libri di testo per l’anno scolastico 2013-2014 , di proporre
l’uso dei testi già disponibili in comodato d’uso anche se sostituiti da nuove
adozioni formalizzate alla fine dello scorso anno scolastico , ed eventualmente
di incentivare l’uso di appunti .
Monserrato 5 dicembre 2012
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