di Paola Murru
Caro Gesù Bambino, siamo insegnanti di
quella scuola che ancora definiamo pubblica ,scuola ormai in
agonia,incapace di trarre giovamento dalle tante” cure ” cui è stata
sottoposta nel tempo. E’ ora di riconoscere l’inefficacia di qualunque
protocollo usato al suo capezzale. Le diagnosi non hanno trovato
medicine e medici in grado di guarirla...
per malafede, incapacità,
mancanza di lavoro d’equipe. Ci rivolgiamo a Te, perché possa smuovere
le coscienze di tutti coloro che dovrebbero avere a cuore le sorti delle
generazioni future. Nei libri di testo si parla tanto di sviluppo
sostenibile e noi operatori della scuola ,nostro malgrado,siamo
costretti spesso a raccontare “balle “ai nostri ragazzi. Quali
competenze possiamo, infatti, fornire loro se, in primis, gli stessi
governanti non dimostrano di esserne in possesso? La verità è che
abbiamo smarrito la strada da percorrere tutti insieme per arrivare alla
meta. Mancano “i lumi”per riconoscere sentieri davvero percorribili, ma
soprattutto sta venendo meno la speranza che pure in questi duri anni
ha animato lo spirito indomabile di tanti di noi schierati in prima
linea a combattere una guerra di trincea sfiancante e sfibrante.
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