Con la recente nota MIUR di assegnazione del solo acconto MOF, la situazione nelle scuole non solo non si è risolta, ma si è ulteriormente complicata.
È ovvio che con un solo acconto non si può fare nulla, non si può in via definitiva rimodulare il POF in quanto ho una somma parziale ma non la totale, non posso chiudere la contrattazione (cosa contratto? Una fetta sola? E il resto?)...
Le
scuole non hanno bisogno di acconti, seppur immediatamente disponibili,
le scuole hanno bisogno del dato certo, della somma certa annuale e
complessiva, anche se non del tutto disponibile, per poter chiudere con
tutte le questioni rimaste aperte (contrattazioni e offerta formativa).
Se
poi il saldo o le ultime somme ci arrivano in estate o più tardi,
pazienza, ma almeno abbiamo ora, già comunque in gravissimo ritardo,
elementi per poter chiudere. Infine c’è ancora la questione aperta delle
economie. Tale questione non è stata ancora del tutto chiarita e io
ritengo necessario che le economie del MOF dell’anno precedente debbano
essere rese a disposizione delle scuole che le hanno maturate per poter
essere utilizzate in questo anno scolastico.
Il
MIUR, Direzione Generale per la Politica Finanziaria e per il Bilancio,
con la nota 1067 del 18-02-2013, ha assegnato alle Istituzioni
Scolastiche l’acconto del fondo per il M.O.F. 2012/2013 previsto
dall’Intesa sottoscritta tra le OO.SS. e lo stesso Ministero in data 30
gennaio 2013, pari al totale dell’importo del M.O.F. per il periodo
settembre-dicembre 2012 ed al 50% dell’importo rimodulato (€ 741,42
milioni) per il periodo gennaio-agosto 2013, pari ad € 553,33 milioni.
L’intesa
citata prevede inoltre la somma complessiva di € 924,04 milioni a
favore delle II.SS. ripartita in determinati parametri corrispondenti ai
vari Istituti Contrattuali: FIS, Funzioni Strumentali, Incarichi
specifici, ore eccedenti, attività sportiva.
Rispetto
ai parametri che determinano l’assegnazione complessiva annuale, la
recente assegnazione di acconto corrisponde, ad esempio per quanto
riguarda il FIS, ad un 75% circa del complessivo per le scuole del
secondo ciclo (dovuta all’assegnazione del 100% della quota docente di
857 euro) e ad un 50% circa del complessivo annuo per le scuole del
primo ciclo.
Non
entrando nel merito delle scelte operate nell’Intesa ai fini del
reperimento delle risorse destinate al finanziamento dei cd. “scatti di
anzianità”, tuttavia va sottolineato che le scuole hanno dovuto adattare
in corso d’opera la propria offerta formativa su ipotesi di riduzione.
Essendo già trascorsa oltre la metà dell’anno scolastico, con attività
avviate e un servizio da garantire, le Istituzioni Scolastiche, a
seconda delle situazioni e delle necessità, hanno adattato la propria
offerta formativa e valutato, non senza difficoltà vista l’assenza di
dati certi, criteri di priorità e di cautela.
Tuttavia
è indubbio che le Istituzioni Scolastiche hanno preventivamente
ipotizzato le proprie risorse relative al MOF basandosi sui parametri
annuali complessivi per l’a.s. 2012/2013 così come definiti nell’Intesa
del 30 gennaio, e non sul solo acconto. Inoltre, non da ultimo, diverse
scuole hanno considerato come disponibili le economie maturate nel
precedente a.s. 2011/2012.
Con
la recente nota 1067, il MIUR comunica e rende disponibile solo un
acconto del MOF, ma non comunica la somma complessiva annuale dovuta
seconda l’Intesa 30 gennaio. Questo comporta gravi conseguenze per la
gestione, il completamento, la realizzazione dell’offerta formativa per
ogni Istituto, in quanto un somma parziale non può consentire la
programmazione della distribuzione delle risorse a copertura
dell’offerta formativa.
L’anno
scolastico ormai avanzato non consente di interrompere o sospendere o
non avviare determinate attività in attesa di una comunicazione di
saldo, che rischia di arrivare ad anno scolastico già concluso; il
rischio appunto è quello di dare priorità ad alcune attività e fermarne
altre, poi quando arriva l’assegnazione del saldo questo non diventa più
utilizzabile.
Una
somma parziale non consente la chiusura delle contrattazioni di
Istituto che si basano invece su un criterio di programmazione
complessiva, fatti salvi i tempi di messa a disposizione reale delle
somme stesse e le clausole di salvaguardia necessarie.
Le
Istituzioni Scolastiche stanno soffrendo lo stato di incertezza che
grava sull’assegnazione del fondo per il M.O.F. in una fase così
avanzata dell’anno scolastico. Le scuole hanno bisogno di dati certi
circa l’assegnazione complessiva annuale per l’a.s. 2012/2013, per
consentire la definitiva chiusura delle contrattazioni di Istituto e a
garanzia dell’offerta formativa, anche se rimodulata e adattata alla
riduzione complessiva delle risorse a disposizione.
In
ogni modo, in linea generale, la possibilità di creare una rete
nazionale delle associazioni, o comunque di agire in sinergia, credo
vada colta, al di là che si possa o meno condividere qualche passaggio.
Condivido in pieno di cogliere l’occasione del gruppo di lavoro
sull’inclusione, per aprire un tavolo permanente di confronto tra noi
che possa poi portare a documenti comuni, ad un programma comune, a
richieste comuni, in primo luogo da inoltrare al prossimo governo e al
prossimo ministro.
da www.associazionescuole.it
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