all'attenzione del Collegio Docenti
Se la finalità della scuola è quella di fornire i mezzi, e non quella di operare selezione sociale tra chi è adatto allo studio e chi no, il voto non può avere altro ruolo che quello di monitorare il percorso di apprendimento in modo da dare la possibilità di correggerlo ove necessario.
Pensiamo a una maggiore interrelazione tra studente e
insegnante anche nel momento di attribuzione della valutazione, la
“valutazione partecipata” è sicuramente lo strumento adatto per
spogliare il voto dalla sua concezione attuale di “etichetta” o
“sentenza”...
Il modo materiale in cui il voto è espresso, ovvero se con
sistema numerico oppure con un giudizio letterale, poco importa se alla
base dell’espressione di quella dicitura vi è un rapporto aperto e
diretto . Rendere partecipe lo studente del proprio processo valutativo
gli consente davvero di interpretare il voto come uno strumento a suo
vantaggio per capire se sta o meno affrontando gli studi nella maniera
giusta e soprattutto dove e come può migliorare. Per questo una
valutazione completa non può essere espressa solo due volte all’anno ma
deve essere un qualcosa di più continuo, più vicina alle esigenze di
recupero dello studente e più in grado di dargli una visione “in
itinere” del proprio stato.
In questa ottica di
valutazione partecipata assume grande rilievo formativo anche la
capacità dello studente di auto-valutarsi; dopo una interrogazione o un
compito riuscire ad esprime un giudizio sulla propria prova è importante
oltre che essere un ottimo strumento per rafforzare l’interrelazione
studente-docente e fornire più elementi al docente stesso per esprimere
una corretta valutazione: un “6” preso avendo studiato molto e un “6”
preso avendo studiato poco hanno un significato profondamente diverso.
Pertanto
noi studenti dell'Istituto “Euclide” proponiamo che venga sperimentato
all’interno della comunità scolastica un sistema di valutazione
bimestrale, espressa mediante un colloquio aperto docente-studente.
Grazie a questi momenti più ravvicinati e più diretti noi studenti
avremmo la concreta possibilità di monitorare costantemente il nostro
livello di preparazione e nel caso sia insufficiente porvi
immediatamente riparo, concentrando il recupero su metodo e autogestione
dello studio.
Al fine di realizzare questi obbiettivi gli
studenti chiedono al Collegio dei Docenti l'esame e la discussione di
queste proposte al fine di ottenere l'inserimento nel Piano per
l'Offerta Formativa di un sistema di valutazione “narrativa”, parallelo
(e in alcun modo sostitutivo o influente) a quello ufficiale regolato
tramite le griglie di valutazione attualmente in vigore.
PROPOSTE OPERATIVE
* costruzione per ogni studente di un profilo individuale, che analizzi tre aspetti:
* metodo di studio (ex: capacità di sintesi, induttive e deduttive)
*
capacità di recupero (ex: attitudine a recuperare autonomamente parti
di programma valutate con l'insufficienza, tempistica del recupero)
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