da OrizzonteScuola.it 1/03/2013
Il Ministro uscente Profumo ritorna sulla
questione del diploma a 18 anni con taglio di un anno del corso di
studi, un modo per liberare risorse.
Il richiamo a questa idea, elaborata da una commissione voluta dall'attuale Ministro, è presente nell'atto di indirizzo per il 2013, pubblicato ieri dal Ministero...
Tra i punti lasciati in eredità al prossimo Governo c'è l'adeguamento
della durata dei percorsi di istruzione "agli standard europei".
Secondo quanto leggiamo nell'atto di indirizzo "occorre superare
la maggiore durata del corso di studi in Italia procedendo alla
relativa riduzione di un anno in conessione alla destinazione
delle maggiori risorse disponibili
per il miglioramento della qualità e della quantità dell'offerta
formativa, ampliando anche i servizi di istruzione e formazione",
Che tradotto significa, nuovi tagli per liberare risorse da destinare
alla didattica. Una prassi che abbiamo già visto adottare durante
i Governi precedenti e l'attuale, ma che si è sempre tradotto in
tagli i cui risparmi sono svaniti nella voragine del debito
pubblico, senza concreto ritorno per la scuola. Basti pensare agli
ingenti tagli della Gelmini che hanno messo in ginocchio migliaia
di precari e i cui risparmi dovevano essere utilizzati per
incentivare il merito.
Sulla questione si sono già espresse alcune forze politiche e
sindacali, divise tra possibilisti e non. L'allerta tra i docenti è
massima e la parola a breve passerà al nuovo Governo, ammesso che si
riesca a metterne in piedi uno.
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