LA SCUOLA PUBBLICA HA BISOGNO DI TE
Assemblea delle scuola di Bologna
Carissime, carissimi
anni fa abbiamo iniziato insieme una lunga e difficile
battaglia per la difesa della scuola pubblica, ottenendo qualche successo ma
anche molte sconfitte tanto che
oggi lIstruzione Pubblica, sempre più
impoverita e lasciata a se
stessa, è diventata anche ingiusta...
Alle classi sovraffollate, al taglio degli insegnanti, al
mancato rispetto dei più deboli, a mille altre cose, si aggiunge oggi il taglio
(di almeno il 40%!) del Fondo dIstituto,
cui i genitori saranno chiamati a sopperire con un ulteriore aumento di
una seconda ingiusta tassazione chiamata eufemisticamente contributo volontario che altro non è
che uno dei tanti successivi segnali di come la scuola va sempre più
privatizzandosi: chi ha soldi per pagarsela lavrà eccellente o decente, chi
non può
E mentre la Scuola di tutti continua a impoverirsi,
miliardo dopo miliardo, alla scuola privata non viene tolto un euro.
Ogni anno il Comune di Bologna eroga circa 1 milione di
euro a favore delle scuole dellinfanzia
private, finanziamenti che vanno ad aggiungersi a quelli già concessi
dallo Stato e dalle Regioni. Il finanziamento delle convenzioni con le
paritarie private non ha risolto il problema delle liste
d'attesa: anche quest'anno a Bologna centinaia di
famiglie sono rimaste escluse dalla scuola dell'infanzia comunale o statale.
Nonostante questa situazione, il Comune di Bologna ha deciso di continuare a
finanziare le convenzioni con le scuole paritarie private.
Ma grazie ad oltre 13 mila firmatari che hanno chiesto il
referendum, la parola torna ai cittadini di Bologna che potranno esprimersi su
questo tema allo scopo di orientare le decisioni di chi amministra la cittá.
Perché la Costituzione è chiara:
La Repubblica istituisce scuole statali per tutti gli
ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole,
senza oneri per lo Stato.
Invece questanno
(e non è il primo anno) a 800 genitori è stato negato il diritto di avere una
scuola pubblica, obbligandoli ad una scelta anticostituzionale: o tieni il tuo bimbo a casa o puoi
iscriverlo, a pagamento, ad una scuola privata, non pubblica, non laica, non
plurale, ma orientata in senso
religioso o altro.
Che tutto ciò accada a Bologna, un Comune tra i più
virtuosi in Italia primo a
dotarsi del tempo pieno per le primarie e di una scuola dellinfanzia che copriva il 100% delle
richieste rende tutto ancora più sconfortante. Sono molti i segnali che ci
raccontano di un abbandono progressivo della forza e della funzione da sempre
attribuite alla scuola pubblica: la sussidiarietà come soluzione anche quando si
tratta di diritti che nessun privato potrà mai soddisfare, la difesa ad
oltranza di un sistema misto pubblico/privato che nella scuola ha fallito in
modo palese la sua missione, per non parlare degli infiniti annunci più o meno
espliciti per preparare il terreno allabbandono
totale ai privati dei nidi comunali.
A Bologna il 26 maggio non si decide solo sulle scuole materne, il 26 maggio a Bologna si gioca
una partita nazionale perché ciò che è in gioco è un principio e insieme
un diritto costituzionale: pari opportunità e uguaglianza nella formazione
delle nuove generazioni.
Non si tratta di dire no alle scuole private, si tratta
invece di dire sì alla scuola pubblica per tutti coloro che la chiedono, senza
esclusioni e senza scusanti.
LAssemblea
delle Scuole, promotrice del Comitato art. 33, ha contribuito ad indire il
referendum.
I nostri avversari sono tanti e fortissimi: gran parte
dei partiti, la Giunta, la Curia e le parrocchie, i giornali e le cooperative
che sperano presto di entrare nel business.
Abbiamo due mesi di tempo per catturare lattenzione dei bolognesi affinché comprendano
limportanza di questa nostra
battaglia. Ma la speranza vera è che il confronto bolognese si trasformi in un
dibattito nazionale e che il Paese intero si ritrovi a Bologna a sostenere il
senso di quelle radici che gli art 3, 33 e 34 della Costituzione
assegnano alla nostra scuola pubblica.
Ecco perché è dalle scuole che deve partire la spinta ad
una grande partecipazione al voto referendario.
Per questo abbiamo deciso di convocare, dopo moltissimi
mesi, lAssemblea genitori e
insegnanti delle Scuole di Bologna e provincia per il 12 aprile, per
decidere insieme i modi migliori per non perdere questa grande possibilità.
Contiamo che tu possa passare la voce e partecipare:
ASSEMBLEA VENERDI
12 APRILE, ORE 17.30, SCUOLE MANZOLINI.
SABATO 23 MARZO, IN PIAZZA MAGGIORE DALLE ORE 15 ALLE ORE
19,
APERTURA DELLA CAMPAGNA REFERENDARIA
Il Crescentone di Piazza Maggiore sarà rivestito di carta
dove artisti, bambine e bambini, genitori e insegnanti, cittadine e cittadini
potranno tracciare pensieri, disegni, poesie, vignette e messaggi a colori.
E poi laboratori per bambini, musica, recitazione, cori e
parole dedicate alla nostra scuola pubblica comunale e statale.
Una Festa insomma, a cui sono invitati tutti coloro che
pensano che il processo di impoverimento e privatizzazione della scuola
pubblica possa essere non solo fermato ma decisamente invertito.
Hanno già dato la loro adesione: pittori, fumettisti,
ragazzi del liceo artistico, Ivano Marescotti, Davide Lora, la Banda Roncati,
Pap Malik , il coro dei bambini resistenti,
Noa (movimento per larte e la cultura come bene comune),
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