Il coordinamento insegnanti Cagliari, riunitosi il 7 novembre 2012 all’Istituto “Meucci” di Cagliari e il 16 novembre al Liceo Siotto Pintor di Cagliari, ha discusso della attuale situazione della scuola italiana, soffermandosi sulle recenti proposte del ministro Profumo di aumento dell’orario di lavoro dei/delle docenti delle scuole secondarie e sul DDL n.953 (ex decreto “Aprea”) sull’abrogazione degli organi collegiali, in via di approvazione.
Il Coordinamento ha formulato le seguenti osservazioni:...
- Negli
ultimi 20 anni la scuola statale è stata duramente attaccata su tutti i piani:
su quello economico, sulle condizioni di lavoro, sull'organizzazione e sulla
didattica.
- La
“riforma” Gelmini ha eliminato ogni forma di sperimentazione, ridotto il tempo
scuola, a partire dal tempo pieno nella scuola elementare, creando migliaia di
disoccupati e sottoccupati tra il personale precario; e ha squalificato gli
istituti tecnici e professionali, un tempo fiore all'occhiello della nostra
istruzione pubblica, riducendo le ore di laboratorio e mettendo in mobilità
migliaia di insegnanti tecnico-pratici, snaturandone il ruolo.
- Con
i tagli operati dal Ministero Tremonti (che ha tolto alla scuola pubblica per
dare alla scuola privata) sono stati ridotti drasticamente gli organici sia
degli insegnanti, a partire da...
- E’
stato reso quasi impossibile salvaguardare la continuità didattica con la
creazione di cattedre spezzatino, al solo scopo di risparmiare.
- Sono
state tagliate radicalmente le risorse anche per il normale funzionamento delle
scuole, comprese le supplenze.
- Sono
state costituite le classi sempre più affollate, in alcuni casi di oltre
trentadue alunne/i, con grave danno per l’insegnamento e l’apprendimento, cosa
che, di fatto, impedisce l’utilizzo dei laboratori, realizzati per ospitare
massimo 24 alunni/e;
- La
legge sull’autonomia scolastica, introdotta per inserire nella scuola la forza
formativa delle culture locali e per rafforzare il ruolo dell'istruzione
pubblica nella promozione dei valori della legalità e della vita in comune, si
è invece risolta nel costringere le scuole a presentare progetti didattici, per
un piccolo salario aggiuntivo;
- Il
progressivo annichilimento dell'istruzione pubblica, l’intromissione nella
scuola di agenzie private e di sistemi esterni di valutazione (Invalsi), ne ha
snaturato il compito assimilandola sempre di più a una azienda privata,
dimenticando che l'istruzione chiede invece qualità e forti investimenti, per
la crescita umana e civile delle generazioni future;
- I
lavoratori e le lavoratrici della scuola, che garantiscono allo Stato un
servizio vitale per il funzionamento dell'istruzione pubblica, sono stati/e
continuamente colpiti sia dai tagli del personale sia dal blocco del già esiguo
stipendio, che non ripaga dell'impegno e delle responsabilità impiegate nel
loro lavoro;
-
Con il DDL n.953 si
vuole colpire definitivamente il modello democratico dell'istruzione pubblica,
limitando la attività di partecipazione
alle decisioni didattiche e organizzative delle componenti che danno vita alle
singole scuole, distruggendo l’impianto comune del funzionamento delle scuole
ognuna delle quali dovrebbe funzionare con regole diversificate e autonome, e
permettendo invece che finanziamenti privati ne condizionino il lavoro.
Il coordinamento esprime la sua unanime volontà di difendere la
scuola pubblica, intesa come bene comune ed espressione della nostra
Costituzione.
In questa prospettiva:
l critica
l’impianto del riordino operato dal ministro Gelmini, chiedendone una revisione
urgente (soprattutto per gli istituti professionali e tecnici);
l esprime
la netta opposizione al DDL. n. 953 (ex Decreto Aprea), ritenendoli lesivi
della pubblica istruzione, della garanzia
del diritto allo studio, dei diritti di tutto il personale della scuola;
l esige
un impegno della classe politica per la rivalutazione della funzione civile e
sociale della scuola pubblica;
l chiede
il giusto riconoscimento del faticoso e importante lavoro di tutti gli operatori della scuola pubblica,
rigettando l’idea di ulteriore aumento del carico di lavoro dei docenti.
Il coordinamento propone ai colleghi e alle
colleghe di partecipare a iniziative interne alle scuole e pubbliche tendenti a
mostrare il nostro quotidiano impegno nell’attività scolastica e ad opporsi
alle politiche dei governi attuate negli ultimi anni:
· scrivere
sulle esperienze di lavoro testimoniando il modo di agire quotidiano di chi
opera nella scuola
· creare
una rete informatica di discussione tra coloro che aderiscono al coordinamento
· comunicare
con la stampa locale e nazionale
· creare
gruppi di lavoro sui singoli temi e problemi della scuola
· aderire
alle prossime manifestazioni a difesa della scuola pubblica
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