venerdì 18 gennaio 2013

1°Documento del Coordinamento Insegnanti Cagliari (su proposta di Laura Parisi, Liceo Siotto CA, rivista e integrata)


Il coordinamento insegnanti Cagliari, riunitosi il 7 novembre 2012 all’Istituto “Meucci” di Cagliari e il 16 novembre al Liceo Siotto Pintor di Cagliari, ha discusso della attuale situazione della scuola italiana, soffermandosi sulle recenti proposte del ministro Profumo di aumento dell’orario di lavoro dei/delle docenti delle scuole secondarie e sul DDL n.953 (ex  decreto “Aprea”) sull’abrogazione degli organi collegiali, in via di approvazione.

Il Coordinamento ha formulato le seguenti osservazioni:...
 
-         Negli ultimi 20 anni la scuola statale è stata duramente attaccata su tutti i piani: su quello economico, sulle condizioni di lavoro, sull'organizzazione e sulla didattica.
-         La “riforma” Gelmini ha eliminato ogni forma di sperimentazione, ridotto il tempo scuola, a partire dal tempo pieno nella scuola elementare, creando migliaia di disoccupati e sottoccupati tra il personale precario; e ha squalificato gli istituti tecnici e professionali, un tempo fiore all'occhiello della nostra istruzione pubblica, riducendo le ore di laboratorio e mettendo in mobilità migliaia di insegnanti tecnico-pratici, snaturandone il ruolo. 
-         Con i tagli operati dal Ministero Tremonti (che ha tolto alla scuola pubblica per dare alla scuola privata) sono stati ridotti drasticamente gli organici sia degli insegnanti, a partire da...
quelli di sostegno, sia del personale ATA, rendendo sempre più faticoso il lavoro di chi opera.  
-         E’ stato reso quasi impossibile salvaguardare la continuità didattica con la creazione di cattedre spezzatino, al solo scopo di risparmiare.
-         Sono state tagliate radicalmente le risorse anche per il normale funzionamento delle scuole, comprese le supplenze.
-         Sono state costituite le classi sempre più affollate, in alcuni casi di oltre trentadue alunne/i, con grave danno per l’insegnamento e l’apprendimento, cosa che, di fatto, impedisce l’utilizzo dei laboratori, realizzati per ospitare massimo 24 alunni/e;
-         La legge sull’autonomia scolastica, introdotta per inserire nella scuola la forza formativa delle culture locali e per rafforzare il ruolo dell'istruzione pubblica nella promozione dei valori della legalità e della vita in comune, si è invece risolta nel costringere le scuole a presentare progetti didattici, per un piccolo salario aggiuntivo;
-         Il progressivo annichilimento dell'istruzione pubblica, l’intromissione nella scuola di agenzie private e di sistemi esterni di valutazione (Invalsi), ne ha snaturato il compito assimilandola sempre di più a una azienda privata, dimenticando che l'istruzione chiede invece qualità e forti investimenti, per la crescita umana e civile delle generazioni future;
-         I lavoratori e le lavoratrici della scuola, che garantiscono allo Stato un servizio vitale per il funzionamento dell'istruzione pubblica, sono stati/e continuamente colpiti sia dai tagli del personale sia dal blocco del già esiguo stipendio, che non ripaga dell'impegno e delle responsabilità impiegate nel loro lavoro;
-         Con il DDL n.953 si vuole colpire definitivamente il modello democratico dell'istruzione pubblica, limitando la attività di  partecipazione alle decisioni didattiche e organizzative delle componenti che danno vita alle singole scuole, distruggendo l’impianto comune del funzionamento delle scuole ognuna delle quali dovrebbe funzionare con regole diversificate e autonome, e permettendo invece che finanziamenti privati ne condizionino il lavoro.


Il coordinamento esprime la sua unanime volontà di difendere la scuola pubblica, intesa come bene comune ed espressione della nostra Costituzione.
In questa prospettiva:
l  critica l’impianto del riordino operato dal ministro Gelmini, chiedendone una revisione urgente (soprattutto per gli istituti professionali e tecnici);
l  esprime la netta opposizione al DDL. n. 953 (ex Decreto Aprea), ritenendoli lesivi della pubblica istruzione, della garanzia del diritto allo studio, dei diritti di tutto il personale della scuola;
l  esige un impegno della classe politica per la rivalutazione della funzione civile e sociale della scuola pubblica; 
l  chiede il giusto riconoscimento del faticoso e importante lavoro di tutti  gli operatori della scuola pubblica, rigettando l’idea di ulteriore aumento del carico di lavoro dei docenti.

Il coordinamento propone ai colleghi e alle colleghe di partecipare a iniziative interne alle scuole e pubbliche tendenti a mostrare il nostro quotidiano impegno nell’attività scolastica e ad opporsi alle politiche dei governi attuate negli ultimi anni:
·        scrivere sulle esperienze di lavoro testimoniando il modo di agire quotidiano di chi opera nella scuola
·        creare una rete informatica di discussione tra coloro che aderiscono al coordinamento
·        comunicare con la stampa locale e nazionale
·        creare gruppi di lavoro sui singoli temi e problemi della scuola
·        aderire alle prossime manifestazioni a difesa della scuola pubblica

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