Riceviamo e pubblichiamo
“La Repubblica
promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.”
Art. 9 Costituzione Italiana.
La cara Costituzione
dice che la Repubblica deve promuovere lo sviluppo della cultura, quindi, anche
la scuola pubblica.
È quello che i nostri
passati governi hanno fatto fino ad ora?
La risposta è
semplice: vedendo i continui tagli che
vengono effettuati su di essa – precisiamo che...
è sempre il primo servizio che
ci viene tagliato in termini economici – la risposta ci sembra negativa.
Adesso non vogliamo
parlarvi di leggi in particolare ed in modo dettagliato, a dir la verità non le
conosciamo nemmeno, sappiamo solo che la scuola pubblica italiana, giorno dopo
giorno, anno dopo anno, cade a pezzi per
colpa di questi tagli ingenti… ed intanto le scuole private vengono finanziate.
C’è qualcosa che
tocca: perché le scuole private vengono finanziate quando un altro articolo
della Costituzione, di preciso il n° 33, dice che “Enti e privati hanno il
diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza
oneri (cioè doveri economici) da parte dello Stato.”?
Ma la costituzione è
stata scritta per divertimento o cosa?
Non crediamo che ci
sia bisogno di parlare di leggi in dettaglio per capire che qua le cose non
vanno bene, basta citare due articoli della Costituzione.
Eppure, bisogna
tagliare da qualche parte no? in questo periodo di profondissima crisi. Eh si
bisogna tagliare sulla scuola pubblica, la sanità e non sulle spese della
politica e sul bellico.
Ci stanno prendendo
per i fondelli dovete capirlo, ci stanno mutilando l’unico modo che abbiamo per
opporci.
La scuola è sinonimo
di istruzione che è sinonimo di conoscenza e per la vera democrazia la
conoscenza è il fattore principale, sta alla base di tutto quello che noi
pensiamo sia democratico, il popolo non può scegliere se non sa.
Lo stanno facendo apposta
ci vogliono schiavizzare, non crediamo di essere forti con questo termine,
perché se si andrà avanti così altro che tagli, qua la scuola esisterà solo per
chi avrà i soldi.
Noi pensiamo che non
ci vuole chissà che economista per evitare i tagli scolastici: si potrebbe come
già detto risparmiare sulle armi, strumenti di morte, invece che sulla scuola –
strumento per migliorare la propria vita – sulla politica (autoblu, stipendi
enormemente abbondanti, ristoranti pagati dallo stato, riduzione di politici
ecc…) invece che sugli insegnanti e sui
diversi indirizzi. Sia chiaro non pensiamo che anche nella scuola non ci siano
sprechi inutili, ma pensiamo che sia meglio abbondare/sprecare sulla scuola che
su una politica malata e corrotta o sui giochi di guerre che fanno i potenti
fra loro con le nostre vite.
Vorremmo rendere più
ampio questo discorso, non vi vogliamo parlare solo della scuola, perché noi
non occupiamo solo per quello.
Noi occupiamo
perché l’ Italia sta morendo,
occupiamo perché il nostro futuro lo vediamo nero,
occupiamo perché si fatica a tirare a fine mese,
occupiamo per chi ha perso il lavoro,
occupiamo per chi ha perso la casa per motivi
economici,
occupiamo per i terremotati a cui gli è crollata la
casa e non gli è arrivato nessun finanziamento da parte dello stato, e
rimanendo in tema
occupiamo perché odiamo le bugie del nostro governo
(magnitudo 5.9 per Monti e 6.1 per l’America),
occupiamo per chi non avrà un lavoro dopo aver
studiato 13 anni della propria vita,
occupiamo perché siamo stanchi di chi ha molto, che di
tasse già per legge devono pagare poco in proporzione alle tasse che devono
pagare i comuni mortali, ed evadono pure il fisco,
occupiamo contro la mafia,
occupiamo perché il sud dopo 150 anni è ancora
economicamente svantaggiato rispetto che al nord quando in Germania da dopo la
caduta del muro, nel 1989, fino ad oggi non ci sono più queste differenze tra
est e ovest,
occupiamo non perché crediamo che se oggi occupiamo
domani cambia qualcosa,
occupiamo perché vogliamo manifestare,
occupiamo per sensibilizzare la massa,
occupiamo per essere più
attivi.
Molti penseranno che
occupiamo perché ormai, l’occupazione, è diventato un avvenimento annuale per
divertirsi e “cazzeggiare” e per questo ci diranno che sbagliamo, che è un atto
illegale e per questo cercheranno sicuramente di fermarci.
Noi a queste persone
rispondiamo che pure i politici non annualmente, ma quotidianamente rubano i
nostri soldi che è un atto illegale, anticostituzionale e amorale, ma a loro, a
differenza nostra che lottiamo per i nostri ideali, nessuno cerca di fermarli
in modo incisivo.
Chiediamo a tutti voi
professori ed alunni di manifestare con noi perché se le cose andranno avanti
così non cambierà mai la situazione che c’è in questo momento. L’occupazione
non la consideriamo una svolta, l’occupazione la consideriamo un inizio, professori
che appoggiano gli alunni in questo “progetto”,
professori ed alunni insieme come non si è mai visto.
Gli studenti che
occupano il Meucci
Nessun commento:
Posta un commento