Coordinamento delle scuole di Ferrara e provincia “La scuola è di tutti”
Amelia Marchi, Ferrara
“La scuola è di tutti” è un coordinamento composto da insegnanti
“liberi e pensanti” provenienti da diversi istituti della città e
provincia. Spinti dalla sempre più preoccupante situazione in cui versa
la scuola pubblica statale, molti docenti hanno deciso di unirsi per
denunciare i problemi e le disfunzioni cui ogni giorno sono sottoposti
tutti coloro che vi operano, in primis gli studenti... Tra gli scopi del
coordinamento rientrano la sensibilizzazione dell’opinione pubblica,
l’opposizione al sempre più marcato intento di privatizzazione
dell’istruzione, l’obiettivo di garantire a tutti il diritto allo studio
e a un’istruzione di qualità, la messa in sicurezza degli ambienti
scolastici attualmente ben lontani dalla legalità, il coinvolgimento di
tutte le forze sociali sensibili alla difesa di un bene di tutti: la
“scuola della Costituzione”.
“La scuola è di tutti” ha aderito al
Coordinamento nazionale “Scuola pubblica: di tutti per tutti”, sorto a
Roma il dicembre scorso.
Alcuni docenti del Coordinamento di Ferrara
si sono recati Lunedì 24/12/2012 dal Prefetto della loro città per
consegnare le firme di una petizione in difesa della Scuola pubblica
effettuata dalla Commissione per la cittadinanza attiva, sorta presso
l’Istituto L. Einaudi di Ferrara, alla quale si sono uniti in questa
occasione insegnanti di altre scuole.
Consapevoli di rappresentare
lo Stato in uno dei suoi più alti compiti, l’educazione e la formazione
culturale delle giovani generazioni, i docenti di Ferrara hanno
consegnato, a chi rappresenta lo Stato sul territorio, mille firme di
cittadini contro i tagli alla scuola pubblica.
Le mille firme sono
state raccolte in sole sei ore di lavoro, suddivise in due sabati in
piazza; mille firme di passanti, non solo di cittadini ferraresi, ma
anche di tante persone altrove residenti che si sono trovare a
transitare per il centro storico della città nei sabati del 24 novembre e
dell’ 1 dicembre, cittadini che, all’ invito a mettere una firma per
testimoniare la loro solidarietà, si sono fermati ed hanno firmato,
facendo spesso anche la fila al banchetto e attendendo pazientemente il
proprio turno, per dire che la scuola pubblica è un supremo bene
nazionale e che ad essa le forze politiche dovrebbero davvero guardare
come ad un settore di investimento e riqualificazione.
Queste
firme sono emblematiche di un desiderio collettivo che c’è nel Paese:
quello di un cambiamento di rotta in tema di politiche scolastiche.
Il Prefetto della nostra città si è mostrata un’interlocutrice, prima
ancora che istituzionalmente, umanamente e culturalmente sensibile e
consapevole che davvero la scuola deve tornare ad essere quel luogo di
alta formazione, di alta maturazione delle idealità di cui i nostri
giovani hanno bisogno.
I docenti del Coordinamento di Ferrara, prima del 2 febbraio, prevedono le seguenti iniziative:
• la partecipazione ad una conferenza stampa, in cui annunciare:
l’adesione al Coordinamento Nazionale Scuola di Roma e alle sue proposte
programmatiche; la presentazione di un manifesto i cui punti
riprenderanno quelli enunciati nel manifesto dei colleghi di Torino,
“Insegnanti Arrabbiati”, a cui il Coordinamento di Ferrara aderisce; le
iniziative in programma nella città;
• un banchetto nel centro di
Ferrara, il giorno 26 gennaio, con distribuzione di volantini che
esprimeranno solidarietà a tutte le forze sociali colpite dalla crisi
(anche in vista della manifestazione a Roma del 2 febbraio) e in cui vi
sarà la possibilità, per i cittadini, di lasciare un messaggio su ciò
che essi vorrebbero vedere realizzato dalle forze politiche per il
soddisfacimento dei propri bisogni in ambito sociale (il lavoro, i
servizi, la qualità della vita); questi messaggi formeranno un “libro
delle idee e delle necessità” che gli insegnanti si impegneranno a
recapitare nelle sedi di quei partiti che, dopo le elezioni, avranno
responsabilità di governo per la prossima legislatura;
• la
divulgazione del programma della manifestazione a Roma del 2 febbraio,
alla quale parteciperanno alcuni insegnanti del Coordinamento ferrarese.
Si prenderanno in considerazione successivamente iniziative di incontro
con le organizzazioni degli studenti, ad esempio i collettivi
universitari o il coordinamento degli studenti medi.
Viene scelta
come data per una prossima manifestazione cittadina il 17
febbraio:anniversario del rogo di Giordano Bruno e giornata del libero
pensiero.
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